
(...)
Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso
(Giuseppe Ungaretti)
Eccomi qui, in un agosto trascendentale come solo certi agosti sanno essere.
Stavo scrivendo una mail, e come sempre non sapevo da dove cominciare per rispondere alla domanda più normale e difficile del mondo: “come stai?”.
Poi però all'improvviso le parole sono arrivate, tutte insieme. Non riuscivo più a fermarle. E tutte insieme rispondevano e dicevano esattamente come sto.
Certe parole hanno un tempo di lievitazione, non puoi levarle dal forno prima che siano cresciute. Ma una volta pronte rimangono lì, concrete e semplici come un biscotto appena sfornato.
Quando trovo in questo mio silenzio una parola...
Tra pochi giorni è il quarto compleanno di questo blog, e quindi “come sto” lo racconto anche a voi, miei lettori gentili. Probabilmente non ve ne frega niente, forse volevate solo biscotti, ma, così è la vita, vi tocca la risposta alla domanda più normale e difficile del mondo. Eccola, dunque (chi cercava biscotti è stato sfortunato, tanto vale dirlo subito).