30.8.08

LeRicordanze





Vladimir: Questo ci ha fatto passare il tempo.
Estragon: Ma sarebbe passato in ogni caso.
Vladimir: Sì, ma non così rapidamente.

(Samuel Beckett - da Aspettando Godot)




Oggi questo blog compie un anno.
Sono passati 365 giorni da quando scrivevo
queste
inaugurali parole.
A questo punto immagino che dovrei riportare qualche riflessione di assoluta profondità.



D. Signora CuocaPrecaria com’è cambiata la sua vita da quando ha deciso di aprire un blog?
R. Beh prima non avevo un blog. Ora ce l’ho.
D.
Che cosa ha rappresentato questo spazio virtuale nella sua vita reale?
R. Due o tre chili in più. Sa com’è, a scrivere sempre ricette finisce che poi ti viene fame.
D.
Quali sono i suoi progetti futuri, conta di apportare modifiche?
R. Se intende modifiche nel blog, non credo. Modifiche nella vita, neanche.
D. Si sente meno precaria oggi rispetto ad un anno fa?
R. Sono più precaria che mai. Ma anche un po’ più cuoca.
D. Si faccia una domanda e si dia una risposta.
R. Possiamo farla finita con quest’intervista? Sì, direi di sì.

Il bilancio annuale non brilla per ottimismo, ma non mi sorprende.
Mi consola però la mia costanza, che temevo mi avrebbe tradito molto prima.
“Forse avrò voglia di continuare ad "alimentare" il mio blog anche quando sarò finalmente libera da questo cocciuto spleen metropolitano”, dicevo allora. Lo spleen metropolitano è sempre lì, più cocciuto che mai.
Ma almeno ho continuato ad alimentare queste pagine, e questa ostinata speranza.


TORTA DI MELE COME ERAVAMO
250 grammi di farina
4 o 5 mele (a seconda della grandezza)
150 grammi di burro
150 grammi di zucchero
1 bustina di lievito
2 uova intere
½ bicchiere di latte
1 pizzico di sale
scorza di 1 limone grattugiato

Visto che siamo in vena di amarcord, omaggio i miei lettori con questa ricetta de LA torta di mele, l’unica possibile, la più buona, l’unica per me.
E non importa se questa non è la stagione delle mele, è la stagione dei ricordi.
Un anno fa promettevo, per pudore e per rispetto agli sconosciuti lettori, che questo diario online non sarebbe mai stato troppo intimo, troppo me. Concedetemi un’eccezione, regalandovi un pezzo della mia infanzia, preparandovi i sapori di un tempo lontano.
La torta di mele è quella della ricetta di zia Anna, così come riportata su un foglio ingiallito e logorato dagli anni, conservato in cucina in una custodia di plastica, una piccola teca, un sudario che racconta molto di più di una ricetta.
Zia Anna era una zia di madre, per la quale fu molto più di una zia. A noi figlie di lei rimane la memoria indelebile di un’elegante signora calabrese, non priva di alcune stravaganze. La ricordiamo punzecchiare continuamente il marito, zio Giacchino, in quella che era una buffa versione ante litteram di casa Vianello.
Eternamente in disaccordo, secondo zia Anna la colpa di tutto era invariabilmente di zio Giacchino, che affrontava le critiche della severa consorte con qualche sbuffo, ma con ammirabile pazienza. Credo si amassero molto, e quando zia Anna morì zio Giacchino trascinò i suoi ultimi anni con lo sguardo perso di chi è stato privato di qualcosa di troppo importante per sopravvivere.
Zia Anna aveva le sue rigidità, alcune insormontabili per l’epoca, o per noi. Così non seppe mai che quando mia madre si sposò era già incinta della mia prima sorella, e in qualche modo i miei genitori riuscirono a nasconderle la nascita per i mesi sufficienti a scongiurare il rischio di uno scandalo.
Più avanti nel tempo, altre piccole bugie coprirono i racconti delle nostre vite che arrivavano via telefono da Roma. A zia Anna non fu mai detto, per esempio, che la mia seconda sorella fu bocciata ad un esame all‘università, e mia madre si premurava sempre di ritoccare le nostre performance scolastiche (credo più che altro le mie, le mie sorelle in realtà, a parte qualche normale defaillance, erano nipoti perfette persino per i criteri della zia) per adeguarle ai suoi altissimi standard.
A volte mi domando se le aspettative fossero realmente troppe alte, o se piuttosto mia madre non volesse rischiare di deluderla, in un’eterna ricorsa alla perfezione che lei continua anche oggi, anche senza sua zia.

La torta di mele di Zia Anna è ovviamente perfetta, frutto di un sapiente equilibrio nella cottura, soffice ma con la decisa consistenza delle mele. Buona come l’infanzia e dolce come i ricordi.
Ecco la trascrizione (essendo un reperto storico, è in buona parte danneggiato. Le ultime righe della ricetta sono andate perdute, per cui non sapremo mai con esattezza quanti minuti zia Anna voleva che la torta stesse in forno e a che temperatura. Ricostruisco io le fasi finali, sperando che la zia perdonerà la mia approssimazione):
Si mescoli in una zuppiera il burro sciolto con due uova intere e lo zucchero. Si aggiunga la farina, ½ bicchiere di latte in cui si è sciolto il lievito in polvere, un pizzico di sale, le mele tagliate sottili e la scorza di un limone grattugiato. Poi si mescola tutto insieme e si versa in una teglia imburrata e infarinata - Mezzoretta al forno già riscaldato (a 200 gradi?), poi mano mano si diminuisce l’intensità del calore fino alla completa cottura. Consumare tiepida o fredda.

Ogni vero ricordo è ancora un richiamo, una verità che ci lavora nelle ossa, un febbrile atto di sfida al buio di domani.
(Giovanni Arpino)

16 commenti:

  1. Cara Cuocaprecaria,
    Tanti tanti auguri per il primo compleanno del tuo blog!!

    Complimenti per la costanza... e speriamo che nei prossimi 365 giorni ci sia piu' ottimismo, meno precarietà e meno spleen metropolitano!!..

    Nel frattempo festeggia questa importante data con una bella fetta della otima torta di mele di zia Anna...che nostalgia!
    m

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  2. Ehem... passi per un premietto?
    Buona domenica
    C.

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  3. @M. grazie per gli auguri!
    E sì, facciamoci prendere dall'ottimismo!

    @C. un premio? Arrivoooooooooooo.

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  4. Auguroni con una fetta di torta alle mele...che non sarà proprio quella di zia Anna, ma oggi l'ha fatta la mia mamma e quindi si trova al momento giusto per festeggiare...ciaoooooo!

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  5. Ti faccio gli auguri pure io per il primo anno del blog!
    Bel traguardo direi...
    Ti faccio anche i complimenti per il blog che trovo originale e scritto in modo perfetto! Verrò a visitarti ancora...
    LA torta di mele è un classico che non stona mai;)
    Notte!
    Carla di lettoemangiato

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  6. Grazie ad Astrofiammante e a Carla per gli auguri!
    Il tempo delle mele non passa mai...

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  7. Mi piace vedere campeggiare zia Anna nel tuo post,lei e la sua torta di mele...ma per celebrarne il ricordo,la tua mamma- che corre a perdifiato verso gli abissi della più sfrenata imperfezione(con qualche spintarella qua e là altrimenti sarebbe solo un'imperfetta precaria invece che da Oscar)-è costretta a qualche precisazione:zia Anna...zia Anna...zia Anna era zia Anna e nessuna formula ne esaurisce la complessità.Ci vorrebbe un romanzo.

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  8. Riordina quindi i tuoi sparuti ed imprecisi ricordi,pensa ad un mix di Matilde Serao e Madame Bovary,e celebra tu un'eroina della non appartenenza e...il suo arrosto morto.

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  9. Cara mamma, stai diventando imperfetta quanto sibillina...
    Ma l'arrosto non è comunque morto?
    Penserò all'eroina, quale che sia.
    Ciao

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  10. Auguriiiiiii!!!!!!!!!!!
    La torta di mele è il dolce più buono del mondo.
    Evviva la zia Anna

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  11. La tua torta di miele me ha datto fame!!! Sembra divina...!Adesso restero solo con tè e miele...rs! Scusami pel mio italiano...tanto tempo fa che no scrivo, non parlo...
    Complementi, il tuo blog è magnifico! Sarai nel mio blogroll!!! A presto!

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  12. Grazie ancora a tutti per gli auguri e il supporto.
    Per Rê: muito obrigada!

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  13. come è toccante l'immagine degli occhi dello zio...

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  14. l'intervista è divertentissima! baci g.

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  15. tanti auguri anche da parte mia (anche se in ritardo)!!! purtroppo la costanza non è il mio forte, neanche nel visitare il tuo brillante e divertente blog.
    un bacio grande

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  16. Ahi, ahi, ahi! Il mio ritardo è a dir poco imperdonabile!
    Ma gli auguri sono d'obbligo anche se ritardatari!
    Potrei altrimenti intonare quel simpatico motivetto

    un buon non (blog)compleanno...

    Evviva cuocaprecaria che 365 + 14 gioni fa ha deciso di deliziarci con la sua simpaticissima presenza bloggosa!

    Un abbraccione 0_0Tina

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