21.1.09

Gratis&ColCiuffo


I soldi non fanno la felicità, dicono. Senza dubbio stanno parlando dei soldi degli altri.

(Sacha Guitry).



È finito il tempo delle vacche grasse, ieri mi sono iscritta in palestra. Il mio debutto in sala pesi ha tolto ogni dubbio a chi ancora pensava ci fosse per me un futuro da body builder. Ma come ha già detto Obama: “abbiamo preferito la speranza alla paura”, per cui ne riparliamo tra un mese, quando con nonchalance correrò sul tapis roulant la maratona di New York. Yes, we can.

Per il resto, il mio futuro lavorativo è ormai lo stesso di un sessantenne cassaintegrato, senza cassa però. Nel frattempo mi tocca sorbirmi incontri imbarazzanti con gli amici di amici di amici che potrebbero essere “contatti interessanti”. L’ultimo acquisto è stato un artista con ciuffo brizzolato sbarazzino, che a detta dei miei amici avrebbe potuto procacciarmi lavori appassionanti, stipendi milionari e feste tra attori e fiumi di champagne a Los Angeles. Gli incontri combinati “scopo lavorativo”, nella classifica delle cose-che-non-vorresti-mai-fare-ma-che-visti-i-tempi-te-tocca-fa’, sono secondi solo agli incontri “scopo serio fidanzamento” che gli stessi amici ogni tanto ti propinano, per cui sarà facile immaginare la gioia con cui la suddetta si è recata all’appuntamento al buio.
Il portatore di ciuffo brizzolato sbarazzino (d’ora in poi CBS) mi approccia con fare charmant, si presenta con improbabili nomi francesi e in 45 secondi mi snocciola il core business della sua attività, che non ho capito bene quale fosse ma non ho fatto domande per non interrompere il suo fighissimo elenco. Dopodiché improvvisa un colloquio di lavoro, con interrogativi pertinenti tipo “quindi cosa sai fare” e “ah bene, allora sai usare il computer”. Dopo un quarto d’ora di imbarazzanti domande e altri accenni compiaciuti ai “nomi grossi” che a sentir lui sarebbero clienti della sua società, parte la super proposta: andare al suo studio, nella periferia sprofondata di Roma est, tutti i giorni, a gratis, per fare telefonate. L’offerta è irresistibile perché si tratterebbe di procacciare affari per CBS il quale, nella sua infinità generosità, mi darebbe pure qualche spicciolo se gli trovo clienti. Se non trovo clienti niente, però avrei comunque la fortuna di poter stare giorno dopo giorno a contatto con un genio del ciuffo. Il che non è poco.
Temo di avergli spezzato il cuore, o quantomeno spettinato il ciuffo, rifiutando. E credo che non abbia ancora capito il perché. Del resto la proposta era davvero invitante.

Se qualcuno dei miei lettore fosse interessato, gli giro i contatti di CBS. Astenersi i perditempo che ancora credono che il lavoro vada pagato. Siete fuori moda e, ci scommetto, non avete neanche un bel ciuffo sbarazzino.

ME-LE PAGHI
6 mele farinose (o più, a seconda della grandezza)
650 grammi di zucchero
1 rotolo di pasta sfoglia

La prossima volta che incoccio qualcuno che vuole fare lo splendido a gratis, comincerò a sparare nomi francesi a caso, tanto per impressionarlo (e zittirlo) un po’. Mah sai, io ho lavorato per Philippe Matignon, sono intima amica di La Roche-Posay, domani sera esco con Tarte Tatin e Creme Brulè.
Nel frattempo la tarte tatin possiamo anche mangiarla, alla faccia loro. Quest’ottima torta di mele rovesciata si chiama così per le sorelle Tatin, che gestivano un ristorante nella Normandia di fine 800. Narra la leggenda che in una serata particolarmente convulsa la cuoca si accorse di aver dimenticato di preparare il dolce. In tutta fretta infornò le mele con lo zucchero e solo a metà cottura si rese conto che non aveva steso la pasta sotto le mele. Senza perdersi d’animo, decise che la pasta sfoglia l’avrebbe messa sopra e la rimise in forno. Una volta cotta la rovesciò e, voilà, era nata la tarte tatin.
In una tortiera antiaderente faccio caramellare lo zucchero. Aggiungo poi le mele sbucciate e tagliate a spicchi, mescolo bene e poi dispongo le mele a raggiera. Tolgo dal fuoco e ricopro con la pasta sfoglia sigillando bene i bordi. Bucherello con una forchetta e inforno a calore moderato per una ventina di minuti. Tolgo dal forno, capovolgo immediatamente e consumo tiepida.
Potere prepararla gratis per gli amici, basta che non abbiano il ciuffo sbarazzino.

Playlist a pagamento
The Beatles - Money
Renato Zero – Mi vendo
Abba – Money, money, money

11 commenti:

  1. I tuoi post sono ogni volta più irresistibili :-)
    Che dire, il tuo CBS mi ricorda molti energumeni incontrati nell'ultimo anno a Milano.
    Uno degli ultimi era una donna, apparteneva ad una nota agenzia di comunicazione internazionale. Proponeva 6 mesi di lavoro a gratis, full time, in uno dei quartieri più malfamati della città, senza essere in grado di dirmi cosa avrei dovuto fare. L'unica cosa che sapevo è che avrei dovuto essere immensamente grata per la splendida opportunità.

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  2. Mamma mia che invidia, come hai potuto rifiutare una proposta del genere?

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  3. Cara Cuoca precaria, io te lo dico (e declino ogni responsabilità): adoro i tuoi post.
    Se può consolarti, la bellezza di 23 anni fa, in tempi in cui della flessibilità si parlava solo a proposito del caucciù, insegnavo in una scuola privata per un cospicuo guiderdone: nientepopodimenoche centocinquantamila lire al mese (all'epoca circa un decimo dello stipendio normale di un insegnante), e potevo ritenermi fortunata. Sì, perché una mia amica insegnava in un istituto religioso a 70 chilometri da casa sua per ottantamila lire, e a lei toccava pure la cerimonia collettiva della consegna della busta paga, cerimonia durante la quale, ricevendo la lauta prebenda, doveva baciare, grata, la mano della suora che gliela elargiva.
    Il CBS, spero, non si sarebbe fatto fare il baciamano. O no? ;-)

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  4. Cara Giovanna, io te lo dico: grazie! Quando vuoi venire a cucinare qualcuna delle tue prelibatezze qui nella capitale, sei mia ospite! (ma cucini comunque tu!)

    "Tempi in cui della flessibilità si parlava solo a proposito del caucciù", ah ah, buona questa! Di questi tempi invece chi non flessibilizza non rosica. Ma rosica pure (e anche parecchio) chi è flessibilizzato.

    Flessibilmente vostra,
    CuocaPrecaria (tutto attaccato!)

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  5. CuocaPrecaria, ormai piu' di tutti dovresti averlo capito che in Italia la retribuzione del lavoro consiste nella soddisfazione di aver lavorato....il CBS sara' rimasto senz'altro sconvolto dal tuo rifiuto ad una proposta cosi' allettante!

    Guarda, nonostante la tua ironia, che adoro, a me non passa la voglia di dare un cazzotto in faccia a CBS e a tutti i grandi imprenditori del nostro paese che credono che fare impresa significhi fare profitto: e chi svolge le attivita' vere, quelle che te lo fanno fare questo profitto, le vuoi pagare??? E no, perche' tanto ci sono migliaia di giovani desiderosi di "fare esperienza"....che magari dovrebbero pagare per farla???
    Anzi, fortunata che CBS non ti abbia chiesto un contributo :))

    Ho proprio bisogno di una fetta di tarte tatin, anche perche' io non ho ancora trovato la mia versione definitiva :)
    Un abbraccio :))

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  6. Cara Ciboulette, che la "la retribuzione del lavoro consiste nella soddisfazione di aver lavorato" l'ho capito da un pezzo, ma io intrepida resisto!
    C'è ancora in giro qualcuno (pochi a dire il vero) disposti a retribure bene un lavoro ben fatto.
    Il problema è che in giro ci sono anche troppi "bamboccioni" che i lavori gratuiti li accettano, per "fare esperienza"...
    Sono loro, non solo i CBS, a rovinare il mercato!

    Ma consoliamoci con la Tarte Tatin!
    Saluti resistenti e retribuibili,
    CuocaPrecaria

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  7. Cara cuocaprecaria, a costo di sembrare ripetitiva, non posso non dirti che mi fai morire dal ridere.
    Certo che sei proprio una personcina per bene ed educata,io al CBS gli avrei tagliato il ciuffo sbarazzino con un paio di forbici!!!
    P.S.
    Non vedo l'ora di poterti appaludire alla maratona di New York ;)

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  8. Il problema dei ciuffi è che ricrescono...
    Ci vediamo a N.Y. o, più probabilmente, sul tapis roulant.

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  9. attenzione alle proposte poco serie, tantat gente cerca persone che lavorano gratis, non sono in gradi id adrti dei consigli ma non fare mai nulla gratuitamente anche il tuo tempo libero a un costo, se devi adoperare tempo libero per lavorare gratsi, adoperarlo per te stessa

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  10. Se ti consola, ieri, dopo mesi di inattività (sai, con gli svenimenti è dura fare ginnastica) ho ripreso il tai chi e stamattina mi fa male tutto! Anche alcuni muscoli che non sapevo di avere!
    Dai che vinciamo la maratona!

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  11. Ma ce ne sono molti di 'sti ciuffi in giro!?
    Spero di non incontrarne mai!

    Nel caso grazie della dritta, gli dirò che conosco Tarte Tatin e Pomme Caramel! >__^

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