13.11.07

Scottature


Confesso.
L'altra sera ho fatto scuocere la pasta.
E quando dico scuocere non intendo dire 'non era al dente'. Voglio dire proprio scotta.

Non solo. Come se non bastasse ne ho buttata troppa, facendo così scomparire tra gli esausti spaghetti anche un incolpevole pesto fai-da-me di zucchine che aveva tutti i requisiti per essere buono... se solo si fosse riuscito a rintracciarlo, assediato com’era da una montagna di colla amidosa.
Anche i ricchi piangono. E anche le cuoche precarie scuociono…
Per una perfezionista come me è stata, ça va sans dire, una catastrofe.
Tra i logorati spaghetti vedevo inabissarsi anche le mie ultime certezze, mentre una vocina dentro di me ripeteva beffarda: manco un piatto di pasta come si deve...


Ma fortunatamente la ricerca mi viene incontro. Oggi mi è capitato sotto mano questo articoletto pseudo scientifico, che sostiene quanto segue:
A favore dei perfezionisti spezzano una lancia i ricercatori dell'American Psychological Association, sostenendo che porsi degli obiettivi molto elevati non rende necessariamente ansiosi, imbarazzati e depressi, come si è in genere portati a credere.
Recenti studi hanno infatti separato gli aspetti nocivi del perfezionismo da quelli "virtuosi" concludendo che pretendere il meglio da se stessi non è sempre un fatto negativo.
Il fatto di porsi delle mete elevate, inoltre, non è di per sé legato a sentimenti di ansia, «a meno che non si sia ipercritici nei confronti della propria performance, si tenda a nascondere eventuali pasticci o ci si senta meno capaci per il fatto di non essere stati impeccabili», aggiunge Patricia DiBartolo dello Smith College. «I problemi cominciano, infatti, solo quando si teme l'umiliazione di non essere all'altezza».

Wow, parlano proprio di me! Mi hanno convinto: perché temere di non essere all'altezza? E all'altezza di chi poi, o di cosa?
E quindi: pretendere il meglio da se stessi (e dai propri spaghetti) è ok.
Deprimersi per gli spaghetti scotti non è ok.
Rivoltare la frittata e vedere negli spaghetti scotti un'opportunità per capire qualcosa di se stessi è super ok, aggiungerei.

Quei collosi spaghetti forse erano un messaggio mandato da una qualche divinità culinaria, magari Barillide, la dea dei carboidrati, e dicevano: non devi sempre essere al top, e soprattutto non sempre devi pretendere il massimo da te, o dai tuoi spaghetti. A volte ti puoi accontentare di una scarsa sufficienza…
Semel in anno licet dēcŏquĕre, una volta all’anno si può far scuocere la pasta... Non era così il detto?!?
E una pasta scotta non deve inficiare la stima che hai di te né, soprattutto, confermare la non-stima che hai!

Nessuno è perfetto, altrimenti non avrebbero inventato il riso che non scuoce… (a quando l’invenzione della pasta eternamente al dente?)


Ma divinità a parte, ritorniamo alla frittata e rimediamo agli errori fatti, che la perfezione può attendere...
Fate come me (o anche no, visti i risultati!) e dalla vostra bella pappetta collosa ricavate una sana frittata di pasta!
Accompagnatela a musica soft, l’ideale per calmare gli animi dei senza autostima.
Personalmente ho scelto Accarezzame: “cu ‘sti mmane vellutate, fai scurdà tutt’è peccate”.
Io i miei peccati li ho già scordati.

E del resto, ho mai scotto una pasta io?!?

FRITTATA DI PASTA SCOTTA (ALLA COME VI PARE)
Uova
Pasta scotta
Tutto il resto

Cuocetela come preferite, che tutte ‘ste indicazioni mi sa che non aiutano i perfezionisti.
Improvvisate.
Buttate uno o più uova (certo, magari meglio sbatterli prima a parte) tra la moribonda pasta scotta, aggiungete del pepe o del formaggio, o tutti e due, o quello che più vi va.
Mescolate il tutto alla rinfusa, senza ansie, poi riversate il blob di pasta e uova nella padella calda.
Girate e rigirate come al solito.
Mangiate con calma, fredda o calda è buona lo stesso.
Fatto.

Per essere perfetta le mancava solo un difetto.
(Karl Kraus)

Playlist imperfetta

Ornella Vanoni + Paolo FresuAccarezzame

3 commenti:

  1. Era ora! evviva il nuovo post!
    Sempre io... la tua affezionata lettrice

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  2. Ma si, dai, ogni tanto puo' capitare qualcosa di non perfetto!!
    e poi tutta questa perfezione stanca!!

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  3. bisogna imparare ad affidarsi ad altri...tipo al timer!!

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