9.2.11

MaCuocaPrecariaNonAverPaura

Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. 
(Winston Churchill)



Andare in palestra è una faccenda complicata. Lo è ancora di più quando vai in palestra a Barcellona, e ti consegnano un orario delle lezioni disseminato di misteriose sigle. Sigle che corrispondono ad altrettanto misteriose lezioni. Sigle, peraltro, in catalano. 
L'altro giorno sono andata in palestra, destinazione: lezione di TC. Avevo fatto affidamento sulle mie approfondite conoscenze di catalano e immaginato che TC stesse per total cos, dove “cos” vuol dire corpo e “total” vuol dire total. Total body, insomma. 
Ecco, no. Mi sono ritrovata a fare giri di campo, saltare e giocare a palla avvelenata. Mi sono ritrovata a Educazione Fisica, quella che si faceva alle medie. Solo che questa volta ero circondata da cinquantenni con la pancetta e ragazze in improbabili calzoncini di acetato. 
Ecco che succede ad andare in palestra a Barcellona. E poi venitemi a dire che espatriare è facile.



La lezione di TC (e ancora non abbiamo capito a cosa corrisponda la sigla) si è conclusa con una partita di pseudo-calcetto. 
L'ultima volta che la sottoscritta ha dato una zampata a un oggetto rotolante era il 1996. Dopo una pallonata sulla pancia e un calcio sui polpacci, ho deciso prudentemente di abbandonare la mischia a centrocampo e mi sono piazzata di fronte alla porta avversaria, stile attaccante oppurtunista, pronta a infilare la palla in rete alla prima distrazione del portiere. Il Pippo Inzaghi del Joan Mirò Sporting Club, per capirci. 
La palla è arrivata dalle mie parti tre volte in tutta la partita. Per due volte ho cercato di intercettare la traiettoria della sfera prima che il minaccioso portiere (probabilmente un rappresentante di condominio in quel di Badalona) si mettesse sulla mia strada. Entrambe le volte il rappresentante di condomio (età apparente: 53 anni) è stato più veloce di me. Parecchio più veloce. 
Ma la terza palla era la mia, senza nessun dubbio. Ero sola di fronte alla porta vuota, a due metri dal gol. L'orizzonte sgombro da levantini rappresentanti di condominio. Un futuro di TCistica gloria spalancato di fronte a me. Mi sono avvicinata con aria felina, ho fissato la porta con determinazione e ho tirato. 
Fuori. 
Anche le CuochePrecarie hanno le ansie da prestazione, a volte. Ma non è mica da questi particolare che si giudica un bloggatore. 

Da allora vado in palestra con circospezione. Mi informo sempre prima sul tipo di lezione e preparo il fisico al ritorno allo sport mantenendo un prudente ritmo di due lezioni a settimana, preferibilmente "estiraments" (stretching) e "aigua tono" (acqua gym). 
La vita di noi espatriati è constellata di rischi. 

E comunque la mia performance alla lezione di TC (qualunque cosa codesta sigla possa mai indicare) mi ha fatto riflettere. Ho tanti dubbi, e spesso le mie scelte sono frutto di un processo decisionale lungo, tormentato e faticoso. Ogni scelta è una rinuncia; ma quanto dolore rinunciare al piano B. E anche una volta che la scelta è stata fatta, continuo a pensare all'opzione eliminata, domandandomi spesso se abbia fatto davvero bene a scartarla.
Ecco, l'altro giorno mi sono finalmente tolta ogni dubbio: abbandonare la carriera da calciatrice è stata un'ottima scelta. 
So' soddisfazioni.


QUASI GOL
Guanciale
Spaghetti
Pecorino
Pomodori pelati
Vino bianco
Peperoncino
Olio
Sale
Pepe

Ci sono gol che sbagli a porta vuota. E scelte che non hai fatto ma di cui a volte senti la mancanza, tipo una strana nostalgia del Piano B.
La matriciana è un quasi gol. È considerato un piatto semplicissimo, la cui ottima riuscita viene data per scontata, soprattutto a chi è nato a Roma (o dintorni - e vi risparmio la storia del paesino di Amatrice e bla bla bla). Ma bisogna diffidare dei piatti semplicissimi come delle porte vuote. Basta un attimo e la palla va fuori, la pasta si scuoce, la pancetta si sostituisce al guanciale e l'amatriciana si trasforma in pasta con pancetta indurita e pomodori poco convinti. E ti ritrovi a masticare un Piano B che avevi giustamente scartato.
E allora faccio soffriggere con poco olio il guanciale tagliato a listerelle insieme a un po' di peperoncino tritato. Quando il grasso è diventato trasparente aggiungo il vino bianco e lascio evaporare. Quando il vino sarà sfumato tolgo il guanciale dal fuoco e lo lascio da qualche parte al caldo (sennò si indurisce). Levo il peperoncino e nella stessa padella metto a cuocere i pomodori. Quando il sugo è quasi cotto aggiungo una manciata di pecorino grattugiato e lo faccio addensare. Nel frattempo cuocio gli spaghetti e li scolo molto al dente. Rimetto il guanciale nella padella con il sugo e faccio saltare il tutto insieme agli spaghetti. Prima di servire cospargo di ulteriore pecorino e spolvero con poco pepe.
Così la vostra matriciana è praticamente gol. Se poi vi sbagliate e tirate fuori, pazienza. Ci vuole talento anche per imparare a perdonarsi.

Playlist a porta vuota
Francesco De Gregori - La leva calcistica della classe '68



9 commenti:

  1. E' sempre bello , leggere i tuoi post ! un saluto , chiara

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  2. "Ci vuole talento anche per imparare a perdonarsi", grandioso!
    Infili profonde massime di saggezza così, altro che la palla nella porta... :)

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  3. Aaaahhhhh, che grande piacere tornare la sera a casa e trovare un nuovo post della mia ex cuocaprecaria.
    Ciao bella pupattola, spero che tu te la stia cavando bene TC a parte

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  4. Ma come, dopo le innumerevoli partite di calcio che abbiamo visto insieme mi sbagli un gol a porta vuota?!!!
    Comunque sono d'accordo con te, i corsi di "aigua tono" sono molto piu' rilassanti!! m.

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  5. Spaghetti battono palestra 1 a zero. TC potrebbe significare TRAINING CIRCUIT? di solito questa è la dicitura quando ti fanno fare quelle cose orribili simil educazione fisica delle medie. che odio! viva le passeggiate all'aria aperta! -peccato che a Milano in questi giorni di bel tempo si debba girare con una maschera antigas per via dei livelli di smog alle stelle, che ti sembra di fumare una Malboro quando inspiri-
    baci

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  6. Che bello ritrovarvi tutti qui!

    Training circuit? Hum, l'ipotesi è plausibile anche se i catalani, come gli spagnoli, hanno un'allergia incurabile a qualunque parola inglese.

    Indagherò (con calma).

    Comunque anche qui a Barna in questi giorni c'è emergenza smog. Siccome dal 1 gennaio è entrata in vigore la legge che proibisce di fumare nei locali pubblici (ci sono arrivati dopo la Turchia ma alla fine ci sono arrivati) c'è chi sostiene che la cappa di "contaminación" che affligge la città in questi giorni sia semplicemente tutto il fumo della gente che ora è costretta a spippettare all'aperto.

    Sia come sia,
    baci quasi da gol a tutti.
    CP

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  7. hai un blog davvero bello!!
    ti aggiungo subito ai miei preferiti!!

    a presto

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  8. se ti può consolare (o preoccupare) io ho ancora incertezze sulle sigle utilizzate nelle palestre italiane: tipo GAG, ABS ...

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  9. Stupendo!
    Anche a me è successo di tentare la sorte in palestra in Giappone, ma per fortuna qui usano sigle pseudo-inglesi (anche se alcune volte ho avuto paura anch'io).

    Ma per fortuna non sei diventata una TCista, o non avresti mai avuto il tempo di continuare il blog da cui rubo... ehm, "prendo in prestito" alcune ricette =)

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