10.10.09

CheFortuna

Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo degli altri?
(Jean Cocteau)

Ancora state a cincischiare col supernalotto? E che ve ne fate di tutti quei milioni di euro, sai che stress vincere? Diventi ipermilionario e non sai più come spendere i soldi, i discendenti del cugino del tuo bisnonno emigrato in Argentina cominciano a telefonarti tutti i giorni, i promotori finanziari fanno la fila sotto casa tua, insieme ai parenti argentini che hanno preso il primo volo da Buenos Aires, agli ex amici, ai nuovi amici che improvvisamente ti trovano adorabile, alla televisione che ti vuole intervistare e soprattutto insieme a quelli della ricevitoria dove hai fatto la schedina che vogliono la tua foto per metterla in bella vista sulla cassa vicino alle Virgorsol e alle Diana Blu.

Roba vecchia, che noia. Adesso c’è una nuova lotteria, se vinci ti pagano 4.000 euro al mese per tutta la vita.
Una volta si sognava di diventare ricchi e vivere per sempre su un’isola caraibica (sempre se riuscivi ad uscire di casa, vista la fila che c’era). Ma ogni epoca ha i sogni che si merita. E che possiamo sognare nelle nostre vite a progetto se non un eterno, incondizionato, lauto stipendio?
Nel cassetto non ci sono più sogni, solo polvere. Adesso si sogna qualcuno che ti paghi tutti i mesi. O si sogna di scollinare l’angusto orizzonte dei mille euro mensili (quando va bene). O si sogna di sentirsi sicuri. Non milionari, non stravaganti, non liberi dagli impegni. Si sogna un lavoro, o qualcosa che ci assomigli, o qualcosa che ci assomigli e sia retribuito con coscienza.
Sarà, ma a me sembra un po’ triste.

Per maggior gioia di tutti, una catena di supermercati della provincia di Varese ha creato una lotteria destinata ai suoi clienti, 30 euro di spesa e ricevi una cartolina. Chi vince avrà un contratto di un anno per un posto di lavoro all’interno del supermercato. Gratta, gratta, che magari vinci e vai a fare il banconista a Cazzago Brabbia (VA).
La lotteria del lavoro. Non lavora chi è più bravo, solo chi ha più culo.
E questo è ancora più triste.

Ma temo che non sia così solo nei supermercati del Varesotto.
Il posto tanto agognato non si conquista più come prima, quando c’erano le schedine la domenica, i sogni, i colloqui di lavoro e i progetti per il futuro. C’erano anche i raccomandati, certo, ma qualche grammo in più di meritocrazia ancora si trovava.
Il lavoro adesso lo vincono i fortunati.
Gli altri rimangono a grattare.

GRATTACAPI
Spaghetti o bucatini o rigatoni quello che vi pare
Guanciale
Pecorino
Pepe nero

Già che stiamo a grattare, grattugiamo anche un bel po’ di pecorino e consoliamoci delle avverse fortune con un piatto di pasta alla gricia.
Mentre bolle l’acqua per la pasta mettiamo il guanciale tagliano a striscioline in una padella antiaderente e lasciamolo sciogliere un po’. Scoliamo poi la pasta al dente e la facciamo saltare in padella con il guanciale aggiungendo il pepe e il pecorino grattugiato e facendo mantecare con un po’ di acqua di cottura della pasta. Servire subito.
Buona fortuna e buon lavoro.

Playlist fortunata
Dean Martin - Lucky Song
Jason Mraz - Lucky

13 commenti:

  1. oh, che bello! Un'altro post, infine, della cuocaprecaria!!
    In queste ore di dignità smarrite, di insulti sputati, di istituzioni barcollanti e offese, le tue storie pungenti di diritti basilari trattati come tombole a fagioli sono dolorose e liberatorie! Ma allora c'è qualcuno che dice le cose che noi pensiamo!! Un po come un romanziere irlandese, che ci fa ridere con storie strazianti, ti aspettiamo, per leggerti con il sorriso e la rabbia!
    Grazie
    E buon appetito!

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  2. Aiuto. Non so se ridere o se piangere.
    Meglio farsi due spaghi, va...

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  3. Per fortuna che c'è cipì che ci fa sembrare buffo anche un fatto così tragico.
    Alla fine il segreto potrebbe essere riderci (amaramente) sopra, così anche le nostre pene ci sembrano appetitose se ci grattuggiamo sopra un bel mucchietto di pecorino. Per chi se lo può permettere, ovvio.
    Anni fa ho vinto una bicicletta all'Auchan, forse allora si chiamava ancora "Città Mercato". Ci tengo a precisare: premio assegnato per meritocrazia poiché ero l'unico essere umano presente all'interno del supermercato a saper elencare i sette re di Roma.
    La bicicletta me la rubarono presto, tuttavia ritengo sia un premio molto più appetibile di quello da te descritto: pedalando pedalando potrei andare a cercarmi un lavorino lontano dal banco dei salumi di Cazzago Bribbia.

    Buona domenica!

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  4. L'immagine della Golosastra intenta ad elencare i sette re di Roma al microfono della cassa 7 all'Auchan mi ha svoltato la domenica. Fantastica!

    Grazie a Patrizia per le bellissime parole e a tutti grandi abbracci, e buona fortuna!
    CP

    P.S. Comunque i sette re di Roma li so anche io: Romolo, Remolo...

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  5. Ciao cara. Ti leggo. Mi piace quello che scrivi. Come lo scrivi. Mi piacciono le tue incazzature...
    Ragiona su questo: è possibile che il "troppo merito" crei precarietà? E' triste, lo so, ma è una possibilità.

    Paola

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  6. @Paola: proponi un dualismo ontologico "troppo merito" vs "troppo culo"?
    Uhm, ci penso e ti faccio sapere.
    Ma se ti do la risposta giusta vinco uno stage al reparto frutta e verdura?
    :-)

    Un abbraccio e grazie per i complimenti.
    CP

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  7. Si, si, i sette re di Roma sono facili, i sette nani, invece, li sapete???!!!
    Comunque io a quella lotteria dei 4000 euro la mese ho già giocato.
    Nulla, per ora, ma ti terrò aggiornata

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  8. Hai visto come sono innovativi a Cazzago Brabbia?!! Chissa' cosa si inventeranno adesso a Jerago con Orago (VA)!!
    Comunque, non arriverei a conclusioni cosi' pessimistiche..
    Per quanto riguarda la nuova lotteria, e' sicuramente meno romantica del superenalotto, ma risparmia moltissimi problemi, sai che stress con tutti quei soldi!!!
    m.

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  9. Ci terrei a precisare che lo show della Golosastra non si è svolto alla cassa 7 della Città Mercato di Bussolengo (ora Auchan), ma sul palchetto appositamente allesito.
    Il nome della Golosastra è stato pomposamente annunciato ai microfoni di tutto il supermercato, compresi i megafoni esterni che si affacciavano sul piazzale, proprio dove c'era la roulotte di "è arrivato Paolino" (noto pusher di patatine fritte e polletti allo spiedo!).


    Vado in un angolino a sprofondare dalla vergogna.

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  10. @Lydia: no, ma conosco l'ottavo nano.
    Facci sapere della lotteria, o ti sguinzaglio i parenti argentini.

    @M: la catena di supermercati in questione è il Tigros! Ma mi dispiace comunicarti che l'estrazione dei fortunati banconisti è già avvenuta...

    @Golosastra: wow, secondo me a Bussolengo ancora se lo ricordano il tuo show. Paolino non è più lo stesso da allora!

    A tutti abbracci fortunatissimi,
    CP

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  11. Non si potrebbe organizzare il business di utlizzare la prima parte di questo esilarante post per incentivare la diffusione della nuova lotteria a scapito del superenalotto? Se ciò avvenisse,gradirei una partecipazione agli utili...CM

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  12. @CM: evvai, finalmente parte il business! "Precari o rimborsati", che te ne pare come slogan?
    Oppure "vincitori a tempo indeterminato"?

    Utilissimi abbracci a tutti,
    CP

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  13. la lotteria per lavorare al supermercato mi sembra proprio un'offesa. Come a sottolineare il fatto che chi compra quella cartolina è un morto di fame che non è capace a trovare un lavoro ma che ha bisogno di vincerlo..bah

    ma si, meglio non pensare alle cartoline, gli spaghetti alla grigia sono decisamente meglio ;)

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