17.3.09

HortusConclusus

Il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi.
(Galeno)


Barak Obama non è solo il primo presidente nero degli Stati Uniti. Non è neanche solo l’uomo che ha avuto per primo il coraggio di cambiare al grido di Yes we can e neppure l’unico a cui sia venuto in mente che in tempi di crisi i super bonus ai dirigenti non sono esattamente una buona idea.
Barak Obama è il primo presidente degli Stati Uniti a coltivare zucchine alla Casa Bianca. Altro che nero, lui e la moglie Michelle hanno un pollice verdissimo, e nel giardino della White House, lì dove Jakie Kennedie piantava roseti, hanno allestito un orto.
Broccoli, piselli e zucchine presidenziali inaugurano un’autarchia mangereccia destinata, forse, a rivoluzionare gli orizzonti gastronomici di un popolo cresciuto ad hamburger e burro di noccioline.

Intanto, l’orto della Casa Bianca è un ottimo esempio anche per noi di cibo a chilometri zero, altro che ingozzarsi di ananas e banane tutto l’anno.
Per essere in linea con i trend americani, sto per allestire una piantagione di basilico sul davanzale della mia finestra. L’orto ancora non ce l’ho, I’m sorry.
Ma mi aspetta una primavera odorosa e piena di pesto. E il resto si vedrà.

La natura non fa nulla di inutile.
(Aristotele)

PESTAGGI
Basilico
Pinoli
Parmigiano
Pecorino
Olio extra vergine di oliva
Aglio
Sale grosso

Mezzo chilo di linguine costa 60 centesimi. Farsi il pesto in casa con il basilico del proprio davanzale, non ha prezzo.
In un mortaio metto quindi un pizzico di sale grosso, l'aglio pelato e le foglie di basilico pulite. Schiaccio con il pestello facendo un movimento rotatorio, poi aggiungo i pinoli e continuo a pestare. Quando avrò amalgamato il tutto aggiungo pecorino e parmigiano, pesto ancora e poi aggiungo l’olio a filo.
Se il procedimento mi sembra troppo naturale e non reggo lo stress, posso sostituire al mortaio il mio infallibile minipimer, avendo cura di lasciarlo un po’ in frigo prima di cominciare, così le lame si raffreddano e non faccio surriscaldare il mio pesto, che altrimenti perderebbe il suo bel colore.
Uso così com’è sulle linguine cotte (allungandolo eventualmente con un po’ d’acqua di cottura della pasta) da sole o insieme a fagiolini e patate dell’orto di qualcun altro.
Accompagno con Vermentino Ligure che sarò andata a prelevare in Liguria a piedi, per non inquinare con il trasporto, o dallo scaffale del supermercato, così a inquinare ci pensa qualcun altro e noi la coscienza ce l’abbiamo pulita.
E che il pesto sia con voi.

10 commenti:

  1. e chi non pesta con noi
    peste lo colga!

    con il vocione sardo di Amedeo nazzari please!

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  2. Io purtroppo sono munita di pollice nero.
    Da me le piante si suicidano....

    Evviva Obama ed il suo orto!!!!

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  3. ciao, ogni tanto passo di qua a leggere i tuoi divertentissimi post. anch'io ho deciso di fare una piantagione di basilico sul balcone per fare il pesto, per adesso ho un vasetto di timo sul davanzale (l'ultimo però è morto),un fico, una pianta di alloro e un rosmarino veramente rachitico!

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  4. brava cippì! Pesto a gogo!
    Io allestirò il mio microangolinoaromatico, immancabile. E poi prometto che mi ricorderò di innaffiarlo...

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  5. Complimenti CuocaPrecaria!
    L'aggiunta della chat rende questo blog veramente multimediale!!!
    Spero di venire presto a gustare il pesto fatto col basilico del tuo davanzale! m.

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  6. Eh sì, qui si lavora per voi (e per la multimedialità!).
    A proposito di pollici verdi e neri, in un grigio novembre avevo comprato un bulbo da piantare.
    Sembrava una cipolla rinsecchita, e nulla lasciava presagire che sarebbe mai veramente fiorito. E' rimasto in un vaso al freddo e al gelo per mesi. In questi giorni da quel bulbo sta nascendo un tulipano.
    Se non sono miracoli questi...

    Saluti primaverili a tutti,
    CuocaPrecaria

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  7. io devo cambiare casa, sperando almeno in un balconcino appartato, invece della mia finestra che dà direttamente sul cavalcavia..forse non farebbe bene alle piante...al tuo basilico, comunque, dico YES, WE CAN (brutta battuta..scusa...mi è venuta così!)

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  8. Cara CP, che bella la storia del tulipano! Evviva!

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  9. Alla mostra delle antiche camelie della Lucchesia ho acquistato i bulbi della Camelia Sinensis, la pianta del tè. Non ho mai avuto un pollice spiccatamente verde (e nemmeno nero), ma mi auguro di riuscire a fare qualcosa di buono.

    Questo Obama è geniale, c'è poco da fare. E tu anche.
    :-)

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  10. Brava! Da genovese approvo la tua ricetta. Come sottoscivo il tuo progetto di orto metropolitano. Un consiglio:prova il Pigato, al posto del Vermentino. A piedi in Liguria è bellissimo: percorri l'Alta Via e resterai incantata.
    Ciao
    Patrizia(melagranata)

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