7.11.08

Cambiamenti

La vita appartiene ai viventi, e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti.
(James Joyce)

Per chi ancora non se ne fosse accorto Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Obama quello “giovane, bello e abbronzato”, secondo la fortunata definizione del nostro Presidente del Consiglio. Il tris di epiteti sfornato dal Cavaliere ha ovviamente scatenato le polemiche dell’opposizione e dei giornalisti italiani, e lo “stupore” della stampa internazionale. Macché razzismo, era una “carineria”, ha precisato poi il nostro simpatico gaffeur.
Ai petulanti detrattori, che continuavano a scocciare con le loro dichiarazioni indignate, Berlusconi ha poi detto “Dio ci salvi dagli imbecilli”, e successivamente “uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole”, gettando in questo modo le basi per un nuovo pout-pourrì di veementi scambi di idee (quali?) tra maggioranza e opposizione che ci faranno compagnia nei prossimi giorni.

Altro che American Dream, qui si muore di noia.

ARIA FRITTA (meglio cambiare, no?)
1 Pollo a pezzi
2 Uova
1 bicchiere di latte
Farina
Olio di semi
Spezie varie

Dedico questo croccante "Fried Chicken" al vento di cambiamento che soffia in America, ai suoi abbronzati politici e a tutti quelli che vogliono cambiare: qualcosa o qualcuno o sé stessi.
Non lo dedico invece a chi non cambia mai, loro possono riscaldarsi la solita, vecchia, minestra.

Preparo una miscela di spezie secche che aggiungerò alla farina per impanare. Uso tutto quello che ho in casa (aglio e cipolla in polvere, pepe nero grattugiato, paprika, origano, salvia e basilico sminuzzati, cannella, ecc) e lo setaccio insieme alla farina in una scodella.
Nel frattempo sbatto due uova con il latte e faccio scaldare l’olio di semi in una padella capiente. Passo i pezzi di pollo nelle uova e successivamente nella miscela di spezie e farina. Poi tuffo nell’olio bollente, rigirando spesso. Appena i pezzi di polli hanno raggiunto un invitante aspetto dorato e “crispy”, li metto a scolare su carta assorbente. Mangio caldissimi.
Volendo, accompagno la degustazione con una canzone d'annata. Migliora con gli anni, come il buon vino. E speriamo che i tempi stiano cambiando davvero.
For the loser now, will be later to win. For the times they are a-changin'.

Playlist cangiante
Bob Dylan - The times they are a changin'

2 commenti:

  1. Vendo al miglior offerente la mia cittadinanza italiana, se questo è l'uomo che dovrebbe governarci e rappresentarci, io mi vergogno!!!!

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  2. Povero, ha un senso dell'umorismo così sottile che risulta essere incompreso da tutti.
    Io ho la sensazione che lui riscaldi la solita vecchia minestra pucciandoci (il pollo di) aria fritta.
    Ottima la playlist, un caro saluto.

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