6.3.09

StiamoTuttiBene

A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi si rialza e continua per la sua strada.
(Winston Churchill)


Tanto rumore per nulla.
Il nostro Presidente del Consiglio ha appena detto che la crisi c’è, ma i media esagerano. Fiuff, ora mi sento molto più tranquilla. E poi rincara: “il nostro sistema attuale di ammortizzatori sociali ci consente di intervenire meglio rispetto alle proposte dell'opposizione”. Infatti io mica lo vorrei un assegno di disoccupazione. Tanto la crisi non c’è, a che mi serve? Sono le solite proposte demagogiche di quegli scioperati dell’opposizione. Che ce ne facciamo noi precari degli ammortizzatori sociali? Voglio una vita spericolata, di quelle vite fatte così.
E già che ci siamo, a che servono i contributi pensionistici per i lavoratori a progetto (che allo stadio attuale non hanno sussidi di disoccupazione nè, appunto, contributi)?
Tanto di questo passo quando avrò sessantanni io l’età pensionabile per le donne sarà arrivata agli ottanta. Vivrò qualche anno da pensionata precaria e poi lascerò questa terra senza rimpianti. Si muore più felici da poveri.
La cambio io la vita che, che mi ha deluso più di te, portami al mare, fammi sognare, e dimmi che non vuoi morire...

Grazie a tutti.

SU&GIÙ
50 grammi di burro
50 grammi di farina
mezzo litro di latte
60 grammi Parmigiano grattugiato
60 grammi Emmental grattugiato
3 uova
sale
pepe

Il soufllè è come la crisi, un momento c’è, l’attimo dopo precipita.
In attesa di veder precipitare la crisi (quella che non c’è), accontentiamoci di far inabissare il nostro soufflè appena tolto dal forno.
È tutto un attimo.
In un pentolino faccio sciogliere il burro a fuoco basso, poi aggiungo la farina, girando continuamente con un cucchiaio di legno. Unisco poco alla volta il latte, precedentemente riscaldato, e faccio bollire piano piano, sempre mescolando. Aggiungo poi il sale e il pepe. A questo punto unisco i due formaggi e i tuorli d’uovo. Monto a neve ben ferma le chiare e aggiungo al composto mescolando con delicatezza. Verso il tutto in uno stampo imburrato e faccio cuocere in forno per 20 minuti a 180°. Tolgo dal forno e servo subito.
Il soufllè scenderà quasi subito ma tanto più giù di così c'è solo da scavare. Salirò?

Playlist immortale
Vasco Rossi - Vita spericolata
Patty Pravo - E dimmi che non vuoi morire
Anna Oxa - È tutto un attimo
Daniele Silvestri - Salirò

5 commenti:

  1. "Il soufflè è come la crisi": geniale...
    Questo post è geniale...
    Comunque anch'io mi sento moooolto più tranquilla dopo le ultime dichiarazioni...

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  2. Il sufflè non l'ho mai provato..l' incertezza culinaria mi devasta. La precarietà lavorativa uuuu è il mio vestito da tempo. ergo: oramai non ci sono più le incertezze di una volta..
    Grazie, i tuoi script sono sempre un sollievo mentale.
    Claudia

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  3. E'confortante,in tempo di crisi,pensare in termini cosi soffici.Grazie.N.

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  4. La foto che hai scelto è meravigliosa :-)
    Bella anche la citazione di Churchill.
    Cosa aggiungere? Hai disegnato un quadro completo della follia in cui ci muoviamo. Non potevi scegliere metafora più efficace del soufflè.

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  5. cuoca precaria ma il pensiero stabile!
    il soufflé onomatopeicamente un soffio se no si sarebbe chiamato abbarbiké:)

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