6.7.10

Mano-A-Mano


La costanza di un'abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.

(Marcel Proust) 

Il lupo perde il pelo, il precario no.
Quando hai passato gli ultimi anni della tua vita a pascolare in campi di vacche magrissime, ci vogliono ben più di una manciata di stipendi per farti perdere certe vecchie abitudini.
Come l'ex fumatore che di notte sogna di accendersi una paglia e la mattina quando si sveglia ha paura di aver ricominciato a fumare, come l'ex grassa ormai magrissima che ancora tira in dietro la pancia quando le fanno una foto, come l'ex galeotto che, ormai cittadino integerrimo, ancora tiene gli occhi bassi quando incontra un poliziotto; così l'ex precario, ancorché felicemente stipendiato, si sente ancora con un piede nella povertà.
E così io, CuocaPrecaria in quel della Spagna, mica ho tanto smesso di sentirmi precaria (anche se mi auguro di non esserlo mai più). Ce ne vorrà di tempo prima che. Un bel po', direi a occhio. 

Oggi tornando dal lavoro all'improvviso ho pensato: "potrei andare a fare una manicure". È  stato un brivido, tipo organizzare un fine settimana last minute in Nuova Zelanda, fare shopping con Paris Hilton, invitare a cena Lapo Elkan. 
Pensare di andare a farsi le mani da un'estetista così senza motivo è un pensiero rivoluzionario, per una come me. Nella mia esistenza di brillante laureata, masterizzata e titolatissima precaria, io la manicure non me l'ero fatta mai. Giuro. 
E così, sulla scia di questo impeto di lusso sfrenato, mi avvio a passo sicuro verso il mio smaltato destino. Ma poi, perché il lupo perde il pelo ma noi no (e la ceretta ce la facciamo sempre a casa), i miei incerti passi non mi hanno portato in uno qualunque dei mille centri estetici, più o meno invitanti, che popolano Barcellona. I miei precari passi mi hanno depositato davanti al posto più scalcagnato della città, davanti a un parrucchiere dall'aria decandente. Davanti a un centro estetico cinese, per dirla tutta.
Entro e vengo accolta da 40º di aria immobile, un'unica cliente alle prese con dei colpi di sole e una manciata di cinesine sedute compostamente su delle poltrone. Lampioncini di carta rossi appesi al soffitto (i centri estetici cinesi hanno l'arredamento incredibilmente simile a quello dei ristoranti cinesi), improbabili poster di donne, ovviamente cinesi, che sorridono con orientale saggezza e qua a là delle macabre teste di manichino ricoperte da parrucche anni 80. Sono a casa. Una delle cinesine scatta in piedi appena mi vede entrare e, ti ti, terto che poi fale manicule (anche in spagnolo parlano così, incredibile), mi accomoda su uno sgabellino minuscolo di fronte ad un altrettanto minuscolo tavolino. La cinesina ha un vestito nero di raso dall'aria economica ma, nelle intenzioni, elegantissimo e delle scarpe nere di vernice con il tacco a spillo. Approfitto di una sua distrazione per accendere un ventilatorino da strapazzo che trovo nei paraggi mentre l'elegante, almeno nelle intenzioni, cinesina va a prendere l'occorrente per fare belle le mie mani. Torna con una trousse fucsia tipo quella che usano le quindicenni per i primi trucchi e si mette laboriosamente all'opera. Non ha l'aria espertissima. Nel frattempo dal retro sbuca un'altra cinese, anche lei elegante nelle intenzioni e con i tacchi. Mentre la mia cinesina armeggia con del coton fioc per togliere dalle mie unghie le sbavature di smalto che lei stessa mi sta procurando, esce dal retro anche un ragazzo che saluta la tipa di prima, quella elegante nelle intenzioni, con un rotondo e allegro ciao, pronunciato in perfetto italiano. È italiano, a dirla tutta. Figurati dove non li trovi questi. 
Alcuni strati bozzoluti di smalto e altri tizi dopo, realizzo che la prima manicure della mia vita l'ho fatta in un centro massaggi. Che tipo di massaggi siano e perché la mia manicure sembra fatta da una principiante, sono domande che non hanno risposta. Per tutto il resto ci sarebbe Mastercard ma noi, per sicurezza, teniamo ancora i soldi sotto il materasso.


SAGGEZZA CINESE
Gnocchi cinesi
Carote
Zucchine
Porri
Arachidi
Salsa di soya
Olio

Plendiamo insegnamento dalla vicenda di nosla amica cuocaplecalia: glandi cambiamenti avele bisogno di tempo, no possibile smettele di essele plecali da un giolno all'altlo, pelché plima che fuoli si è plecali dentlo.
Ecco, ora che ce l'ha detto anche il saggio cinese, possiamo stare tranquilli. Dobbiamo aspettare, un giorno smetteremo di sentirci precari. Forse.
Nel frattempo impariamo l'arte dell'attesa preparando gli gnocchi cinesi, che vanno lasciati in ammollo almeno 10 ore, ma se li lasci di più è meglio. Passato questo tempo, scoliamo gli gnocchi e nel frattempo facciamo saltare le verdure tagliate a julienne in una padella con un po' d'olio. Appena si sono ammorbidite aggiungo gli gnocchi, le arachidi e la salsa di soya e faccio saltare per un altro paio di minuti.
Io e le mie bozzolute unghie rosse vi ringraziamo per la cortese attenzione. La prossima volta che decido di andare da un parrucchiere così senza un motivo, per favore, fermatemi.


Playlist delle mani
Rino Gaetano - A mano a mano

11 commenti:

  1. Cuoca! ma dove sei andata finire .. manco fossi in thailandia!! ;)


    p

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  2. Be la prossima volta vai nel miglior centro estetico di barcellona, ormai puoi permettertelo! m.

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  3. Be la prossima volta vai nel miglior centro estetico di barcellona, ormai puoi permettertelo! m.

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  4. Per un minuto, vedendo la foto, pensavo ti fossi ridotta a colorare yuan per arrotondare lo stipendio.

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  5. Occhei ragazzi, è ufficiale: mi è stato detto che il "centro estetico" dove sono andata è stato chiuso dalla polizia l'anno scorso e ci sono stati degli arresti.
    Insomma, diciamo che la manicure non è proprio la specialità del posto!

    Come prima manicure direi che non c'è male.
    Ripeto: la prossima volta che decido di andare in un centro estetico senza motivo, fermatemi.
    Grazie.

    Saggiamente vostla,
    CuocaPlecalia

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  6. Bellissimo! Quanto mi sono ritrovata nelle prime righe! Purtroppo io sono ancora precaria... e per questo sono proprio contenta che tu abbia superato lo stato di perenne tentennamento. Che sollievo!

    Forse non abituarsi del tutto ti aiuterà a gustare ancora meglio la nuova situazione!

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  7. Laurè, ma che ti diresti con Lapo Elkan??
    Per piacere, cerca di non finirci sui giornali...
    Bacioni.
    P.S.
    Domani sarò a Roma, non aggiungo altro

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  8. Cuocaprecaria, è d un po' che non vengo a trovarti, mannaggiaame! RIdo da 10 minuti!!Ti trovo in splendida forma!!! Lasciati andare un poco, ma solo un poco, al senso vertiginoso del "poter spendere" (fai economie, ma controlla dove entri!!). In fondo la fama di "cauti nello spendere" (!!) la abbiamo noi genovesi!!!
    Un saluto affettuoso

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  9. Carissima CP,
    l'attacco del tuo blog è divertentissimo!
    Non perdere il pelo neanche delle tue esternazioni, please, ci mancano troppo...
    Abbracci niente affatto precari,
    G.

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  10. sei molto simpatica.. prestissimo ripasserò di qui
    ciao
    maria

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