8.3.10

DiCani&DiAltreAmenità

Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi, e sul coraggio dei tuoi polmoni.
(Jesse Owens)




"Cori Nano, cori."
A dover correre, rigorosamente con una r sola, è un incrocio tra un bassotto e chissà quale altro miscropico meticciato canino. Nano, mai nome fu più adatto, è il cane del fruttarolo del vicolo trasteverino dove ho vissuto per 5 anni e 4 mesi, in un palazzo dal portone verde a Vicolo del Buco (e mai indirizzo fu più adatto a descrivere le dimensioni di una casa).

Sotto le finestre del buco, dicevo, scorrazza il fruttarolo, ormai in pensione, e Nano.
Che Nano basta vederlo per capire che con quelle gambette corte e storte sarebbe incapace di corere anche se volesse. Ma il fruttarolo non molla, ci crede, "namo un po', forza, cori dai", il suo Nano gli sembra un levriero, un spirito leggiadro pronto a spiccare il volo, la reincarnazione di Jesse Owens. O forse, più probabilmente, non ha molto di meglio da fare che gridare "cori Nano, cori" tutto il giorno, tutti i giorni, dalle 8 del mattino fino al tramonto, senza eccezioni.

Per 5 anni e 4 mesi, ogni mattina, i miei risvegli sono stati scanditi dalle rumorose esternazioni del fruttarolo, e dalla pazienza di Nano che guarda immobile il suo padrone incitarlo ad improbabili attività ginniche. Tutto il giorno, tutti i giorni, dalle 8 del mattino fino al tramonto.
E dalla pazienza di tutti gli altri, 'che il fruttarolo ha un cane poco sportivo ma ha una voce possente, e tutta Vicolo del Buco e dintorni lo sente quando passa, e tutti si chiedono "ah fruttaro', ma 'sto Nano, secondo te, 'ndo voi che va?".
E chiedete a Nano, e alla sua santa pazienza, se non è così.

Il mio aereo parte domani alle 16.40. Dopodomani mi sveglierò a Barcellona. E ora, nella notte prima della corsa, mi chiedo chi accompagnerà adesso i miei risvegli spagnoli. Quali voci sentirò dalla strada? Vivrò in una casa silenziosa e dovrò riabituarmi alla quiete? O forse i vicini avranno un cane bassotto che cercheranno di far correre? Si chiamerà Nano?

Io intanto corro, con ben due r, Trastevere è già lontana, un buco nella memoria, e penso a cose strane. Alle vicende di Nano, che mi mancheranno, vai a capire perché. Mi mancheranno come i sanpietrini sbilenchi su cui romperti i tacchi, come il colore grigio-verde-muffa del Tevere, come gli insulti della gente nel traffico, come le commesse scortesi nei negozi, come il caos di questa città matta e rumorosa, dove non si corre mai ma dove inciampi sempre.

Come i vicoli minuscoli del centro che scopri un giorno per caso, come l'odore di pane che esce dai forni la notte, come la storia che suda da ogni pietra, come i prati verdissimi di Villa Pamphili e la casa dei miei, come le foglie sul lungotevere in autunno, come le colonie di gatti appoggiati sulla città con prepotenza, come i giri in motorino per le strade deserte quando le strade sono deserte, come i tavolini dei bar dove incontri i tuoi amici e ti dici sempre le stesse cose ma le stesse battute ti fanno ridere sempre.
Come i tramonti assurdi di questa città bellissima. La mia città.


Niente ricetta oggi. Solo il mio abbraccio e il mio grazie. Che devo dire grazie a un sacco di gente, ma coi discorsi tristi non sono brava io.
Che poi non è manco un discorso triste, che Nano è sempre lì che non core, che io vado solo dietro l'angolo (per altro contentissima), che le persone importanti corrono con tutte le r al posto giusto. Corrono con me. Che loro non mi mancheranno affatto, perché non le sto lasciando.
Ma questo, ecco, è un discorso che non so fare. 

Buone corse, ci sentiamo da dietro l'angolo.
CP


p.s. quello nella foto è il portone verde del Vicolo del Buco da dove per 5 anni e 4 mesi ho aspettato invano che Nano iniziasse a corere. La foto l'ho scattata il giorno che mi sono chiusa quel portone alle spalle per l'ultima volta, e ho iniziato a correre.
Nano nella foto non c'è, ci sono i gatti del quartiere. Ma questa è un'altra storia.

9 commenti:

  1. In bocca al lupo! Lasciare una citta' meravigliosa come Roma credo non sia facile, ma in fondo e' proprio dietro l'angolo, un salto veloce lo puoi fare quando vuoi.
    Buon viaggio. Hasta la vista!

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  2. Accidenti a te, poco ci mancave che scappasse la lacrimuccia!!!
    Giovedì sarò a Roma e andrò in pellegrinaggio al vicolo del buco.
    In bocca al lupo Laurè

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  3. ahhh quante emozioni! ma non ti preoccupare, non dovrai abituarti alla quiete barcellonese. in confronto Trastevere ti sembrerà una casa di riposo in un parco alpino svizzero! a Barcellona-centro senti a seconda dell'orario:
    - mattina presto: i camion che vengono a raccogliere l'immondizia, sacchetti sgocciolanti lasciati sui marciapiedi; trapani, martelli pneumatici, materiali da costruzione, che la burbuja inmobiliaria ha fatto brutti scherzi
    - giorno: motorette a scureggette, urla e grida di turisti scippati, la banda del barrio che festeggia qualche festa catalana
    -notte: urla e risatine di turiste americane ubriache (se sono solo urla è perché sono state scippate, come di giorno), imprecazione di persone che calpestano cacca di cane, e poi i mitici BCNeta, quegli omini verdi che girano per la città di notte con un furgoncino e un tubo dell'acqua con getto potentissimo, lavano le stradine, tutti i giorni, anzi no, tutte le notti (pericolosissimi se incontrati dietro l'angolo senza preavviso, quasi più dello scippatore).
    poi a Barcellona ci sono andati a finire così tanti italiani che forse, magari, un giorno sentirai pure "cori nano cori"...ma sicuramente sentirai "cori NANA cori" il 18 marzo, sarò io che inciterò la mia nana a corere verso il mare :) aho se beccamo, sì?!

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  4. ..anch'io credo che Barcellona non sia poi cosi' silenziosa, quindi vai tranquilla!! In bocca al lupo e buon viaggio! m.

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  5. Roma è sempre Roma. E' bellissima, per me è la più bella di tutte. E' anche la mia città, e l'amore per lei è antico, viene da un tempo lontano. Rumori, odori, panorami, parlate, scortesie e cortesie, modi di fare: un romano si riconosce. Roma resterà al suo posto ad aspettarti ogni volta che vorrai tornare, e tu porterai la romanità con te. Perciò fai onore alla tua città (e a tutti noi romani).
    A presto.

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  6. Bello il tuo racconto e le emozioni che mi hai regalato...

    A rileggerti allora, dietro l'angolo!

    Buon viaggio,
    Barbara

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  7. Spero di rileggerti presto da dietro l'angolo.
    Buona corsa spagnola!

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  8. Non ho nemmeno finito di leggere il post! Ma dai, vieni in Spagna! Che bello! Sei un po'lontna da me (io sono ad Alicante) ma insomma...
    Ma cosa vieni a fare? Vedrai che la Spagna ti piacerà. Noi ci troviamo benissimo. Siamo arrivati senza sapere una parola di spagnolo, ma ci si arrangia bene ugualmente.
    Una differenza dal Nepal... abissale! Perfino le mie gatte si sono ambientate felici da non credere nel giro di tre giorni tre. E tieni presente che avevano pure lo stress da aereo....
    Auguri!
    Niki (ex dal Nepal ora in Spagna)

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  9. ...e sono certa che a questo punto Barcellona ti avrà già conquistata!! Lo so che Trastevere è Trastevere, ma adesso quante porte (verdi o non) ti si aprono? :-) Un abbraccio!
    Chiara

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