4.5.09

PezziDiCielo


La libertà comincia dall'ironia.
(Victor Hugo)

Eccomi qui. Tra pochi giorni tornerò a calcare le scene con un nuovo precarissimo lavoretto che mi terrà impegnata se tutto va bene fino a luglio. Si prospettano tre lunghi mesi di stipendio, queste sì che sono certezze.
Nell’attesa di riciclarmi nell’ennesimo “impiego”, che vedrà il mio inossidabile multitasking al massimo del suo splendore ("Cara CuocaPrecaria, puoi fare questo e anche quello? Certo, che domande"), uso questi ultimi giorni di libertà per gironzolare tra le vie di Roma, e non solo.
Oggi per esempio era una giornata meravigliosa, e mentre voi stipendiati sbadigliavate in qualche ufficio la vostra eroina se ne andava in spiaggia, dove c’erano praticamente solo lei, la sabbia, il mare, il vento (ma neanche troppo) e qualche intrepido surfista che aveva confuso il litorale laziale per le coste dell’Australia.
La vita è così: sei precaria, il tuo orizzonte economico non è più roseo di quello di un qualunque paese indebitato dell’Africa Subsahariana, il tuo lavoro non sai neanche più qual’è perché oramai ne hai fatti troppi (e troppi ne rimangono ancora da fare), è un mondo difficile e vita intensa eppure a volte puoi godere di momenti di inusitata, rubacchiata, libera felicità.
Un lavoro non precario ti garantisce meno angosce, sì. Ma un lunedì di maggio al mare, tu, il sole, la sabbia e qualche surfista confuso, non ha prezzo.
Ma lasciatemi qui nel mio pezzo di cielo ad affogare i cattivi ricordi, diceva una canzone. Oggi non c’erano neanche tanti cattivi ricordi da affogare, solo un pezzo di cielo tutto mio.
Quanto ai surfisti sono al sicuro anche loro, affogare tra le onde alte 5 centimetri del litorale laziale mi sembra piuttosto improbabile.

PUNKY TZATZY
Cetrioli
Yogurt
Aglio
Olio evo
Sale
Aneto o prezzemolo

L’estate e lo tzatziki sono per me praticamente la stessa cosa. Non ho una ricetta da darvi, la mia preparazione dello tzatziki è punk come un lunedì di maggio al mare. Procedo ogni volta in un modo diverso, ma credetemi: la combinazione di cetrioli, yogurt e olio garantisce da sola il risultato, è praticamente impossibile che non venga buono. Se riuscite a produrre uno tzatziki cattivo per favore fatemelo sapere. Altrimenti vi basterà prendere i cetrioli (diciamo uno o due per ogni vasetto di yogurt), pelarli e tagliarli a tocchetti. I cetrioli, come lo yogurt, andrebbero lasciati a scolare per perdere l’acqua almeno un’ora, io non lo faccio quasi mai e non me ne pento. In ogni caso i cetrioli vanno poi uniti allo yogurt (la ricetta originale prevede ovviamente lo yogurt greco, io produco quantità industriali di yogurt fatto in casa con la yogurtiera per cui uso il mio) e a uno spicchio, o più, di aglio tritato finissimo. Si aggiunge lentamente l’olio d’oliva, il sale e un po’ di aneto (oppure prezzemolo) e si mescola bene. Si può aggiungere alla fine qualche goccia di aceto, oppure no.
Siate liberi come il vostro tzatziki, sarà buonissimo.

Playlist (de)liberata
Tonino Carotone - Me cago en el amor
Modena City Ramblers - Morte di un poeta

9 commenti:

  1. La tua fan n.1 è felice che tu ti possa godere nientepopodimenochè 3 mesi di stipendio.
    Felicità a momenti

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  2. Insomma, una vita precaria dovrà avere almeno un lato positivo, no? Ecco, questa meritatissima giornata è un meritatissimo premio per la tua immeritata precarietà.
    Ti abbraccio da una giornata lavorativa ormai non più precaria, rinchiusa nel bunker in mezzo allo smog.

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  3. Arriveranno sicuramente giorni meno precari.. goditi intanto il mare del litorale laziale, che in questo periodo potrebbe essere confuso con quello della Tunisia! m.

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  4. @Lydia: eh già, felicità a momenti!
    @Golosastra: esatto, è il bicchiere mezzo pieno (e la spiaggia mezza vuota).
    @M. hai ragione, se lo guardi da lontano -almeno 10 metri- il mare di fregene sembra persino bello! Ma le onde sono sempre inesistenti, checchè ne dicano i surfisti!

    Baci assolati a tutti,
    CP

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  5. e' ammirevole come tu riesca a trovare il lato positivo (o comico) nelle avventure della vita..io purtroppo ci riesco poche volte...
    goditi il mare finchè puoi!

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  6. Grazie per questo pezzo di cielo e per le tue riflessioni...la libertà ha i suoi pregi permette di rubare attimi che altri non hanno. Che nostalgia di questa luce, goditela anche per me!
    In bocca al lupooone! Baci

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  7. Quando io ero precaria non ero così matura, né serena, per quanto mi renda conto che questa serenità sia solo un piccolo post in mezzo a intere settimane ad attendere.
    E' da un anno che non sono più precaria, ma rimango precaria dentro, oltre che povera (quello non è cambiato mai) fuori. E capisco e ricordo e condivido e spero per te che venga presto qualcosa di buono e stabile :) In bocca al lupo, attendiamo nuove avventure :*

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  8. Cara, hai scritto un bellissimo post. L'odore dello tzatziki si mescola a quello del mare, il verde brillante dei cetrioli si unisce all'azzurro del cielo, la morbidezza dello yogurt si impasta con quella della sabbia. E tutto profuma e si colora.

    La vita è così, precaria, come l'equilibrio del surfista che cavalca l'onda. Ma poche cose sono certe come il sole e il cielo ed è bene goderne il più possibile.

    Un abbraccio e in bocca al lupo per i prossimi 3 mesi.

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  9. Grazie a tutti per gli in bocca al lupo.
    Nel frattempo, la quiete di un azzuro cielo si allontana mentre veleggio verso i miei sudati tre mesi di stipendiata gloria.

    Ma cos'è quello, un iceberg?

    TITANICi abbracci,
    CP

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