14.2.08

Ricercatezze



Io non cerco un gran numero di lettori, ma un certo numero di rilettori.
(Juan Goytisolo)



Prima o poi sarebbe dovuto succedere.
Come ogni blogger che non si rispetti, anche io compilo il mio bravo post su un argomento tanto difficile da spiegare ai non blogger quanto comune al resto del mondo on-line.
Allora, funziona così: quando ti apri un blog a un certo punto della tua vita cibernetica capisci che devi metterti un contatore, perché non riesci più a sopravvivere senza sapere quante persone ti visitano in un giorno e, soprattutto, come ci sono arrivati.
In pratica un contatore è una aggeggio che ti fa vedere l’andamento delle tue visite (le mie sono in calo, ho i lettori stanchi e prima o poi dovrò cominciare a chiedermi dove sto sbagliando) e ti spiega anche se gli ospiti di cuocaprecaria sono capitati qui perché hanno digitato l'indirizzo direttamente (cioè perché lo conoscevano, tanto per capirci i miei amici a questo punto, tranne i casi disperati, il mio domicilio on-line se lo sono imparati e ogni tanto vanno a controllare quali nuovi spropositi ho redatto) oppure perché qualche sconosciuto cercava qualche stupidaggine su Google ed è finito a cena su questo blog.
In sostanza il multimediale gingillo ti mostra come la gente arrivi da queste parti cercando le cose più assurde.
Fino ad oggi però pensavo che in fondo questo meccanismo dei contatori, parole chiave nei motori di ricerca e altre stupidaggini non valeva la fatica di scriverci sopra un post. Ma ho appena visto che un visitatore è arrivato da me digitando su Google: “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scordammuce u passato”, giuro.
Forse ancora non vale la pena di un post, ma insomma due parole le merita. E comunque se non ci credete fate la prova e cercate questa profetica frase sul motore di ricerca più famoso al mondo, cuocaprecaria è il secondo link che appare.
So’ soddisfazioni…

A questo punto, per la gioia dei miei sparuti lettori ufficiali (che c’è che non va, belli miei?), incollo qui alcune delle parole attraverso le quali degli incolpevoli ricercatori di Google sono incappati in queste paginette virtuali:

savoiardi a madrid
ricette yoga
cottura avena magica
chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scordammuce u passato
bruschetta al metro
te c' hanno mai mannato a quel paese
merce avariata al supermercato
foto brutte
caterina caselli insieme a te
tiramisu origini
comunicazione assertiva come farsi pagare
vincenzo d'annibale o paese do sole
virtù avena
cavolini di bruxelles come si puliscono

Adesso potremmo discutere a lungo sul grado di esaurimento psicofisico dei naviganti… chi cerca trova, è vero, ma chi cerca savoiardi a Madrid o merce avariata al supermercato cosa può trovare mai?
Quindi il punto è capire cosa si cerca in rete, cioè nella vita. Quanta saggezza in un contatore…
Una cosa è certa: chi cerca su Google “comunicazione assertiva come farsi pagare” al sesto link trova le perle di saggezza di cuocaprecaria, che su “come farsi pagare” purtroppo non è ancora in grado di dare lezioni a nessuno, soprattutto a se stessa. Ahimè.
Dovrò cercare meglio…

RICETTE MAGICHE (BASTA CREDERCI)

Dopo tanto parlare di Google, a questo punto non potevo esimermi dal cercare anch’io qualcosa.
E visto che alcuni visitatori capitano da queste parti tentando di rintracciare ricette yoga (prima o poi pubblicherò una ricetta da preparare nella posizione del loto) in loro onore cito una parte di quanto trovato
qui a proposito della “tavola delle emozioni”.
Gli ingredienti potete mescolarli voi a piacere, e che ognuno trovi la felicità che va cercando…

-Carne, caffè, vino sono controindicati in tutti gli stati di collera, stizza e rabbia.
-Solanacee (pomodoro, melanzane, peperoni, patate, ecc), uova, cavoli aiutano il relax e sono il rimedio appropriato per contrastare senso di solitudine e abbandono.
-Cipolla e porro vanno bene per chi ama isolarsi e non è mai contento.
-Arancia e agrumi in genere apportano sicurezza e fiducia in se stessi.
-Sedano e carote mitigano le delusioni affettive.
-Le lenticchie sono l’antidoto contro la diffidenza.
-I piselli sollevano chi si sente schiacciato dagli impegni.
-La lattuga fa sentire più tranquilli quando si pensa di aver commesso uno sbaglio.
-Carne e diete iperproteiche incrementano i livelli di aggressività.
-Le noci tengono sotto controllo intolleranza e aggressività.
-La cioccolata è uno stimolante.
-Il peperoncino rende concreti quanti si rifugiano eccessivamente nella fantasia.
-Pasta, pane, riso, legumi, frutta fresca e verdura danno una sferzata di vitalità quando ci si sente scarichi.
-I dolci non sono una buona soluzione quando si vivono stati di regressione infantile.
-La menta fa superare gli stati confusionali.
-Basilico e bergamotto sono gli antidepressivi per eccellenza.
-Rosmarino e ginepro allontanano l’apatia.

Io personalmente punterò su agrumi, lattuga, menta e basilico.
Sono una ricercata...

4 commenti:

  1. "comunicazione assertiva come farsi pagare" è fantastico... devo andare su google anch'io e vedere cosa esce fuori...
    quanto al calo delle presenze, attenzione alla sindrome da auditel, l'attenzione dei lettori nei tuoi confronti non può essere misurata a colpi di click!

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  2. si, vai pure su google, ma attenzione a quello che esce al sesto link!

    per l'auditel che ci posso fare, i numeri parlano chiaro!
    ma sono sicura che è solo un trend passeggero!
    tornate lettori miei!

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  3. Mia cara è una vita che non mi interessa più scoprire come la gente arrivi al mio blog...non chiedertelo nemmeno tu.....i nostri sono discorsi elitari...meglio per pochi....
    santin

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  4. Pochi, sì.
    Speriamo siano anche buoni!

    Affettuosità,
    Cuoca precaria e di elite

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