28.10.09

SolitoTransTrans






Tutti gli uomini cercano la donna ideale, specie dopo il matrimonio.
(Helen Rowland)


Succedono più scandali qui che in un ballo a corte nell’ottocento francese.
E girano molte più parrucche.
Il tutto è abbastanza noiosetto, con il suo strascico di moralismi da autobus e le analisi televisive del fenomeno.
L’unica cosa che non capisco è perché politici e imprenditori di successo siano così attratti dalle depilate e costose grazie della Consuelo di turno, con quadricipiti da calciatore, seni rifatti, voce possente e altri attributi non troppo femminili.
Sei ricco, potente e spesso anche belloccio, cosa ci trovi in una trans? O forse, cosa hanno le trans in più delle donne? (e non siate volgari, please)
Ci deve essere qualcosa che mi sfugge, perché il genere va molto di moda al momento.
Forse noi donne siamo diventate meno femminili della versione “maschile” di noi stesse. Forse Consuelo, o chi per lei, sa essere così caricaturalmente donna da essere più affascinante di chi donna lo è per nascita, ma spesso non per vocazione.
Poi possiamo parlare della parte maschile e femminile in ognuno di noi, di omosessualità più o meno latente, di antica Grecia, di desiderio di trasgressione… Ma il mistero rimane.

Solo una cosa è chiara: le escort sono di destra, le trans di sinistra.
Le altre donne stanno in mezzo, visibilmente confuse.

TRASFORMAZIONI
Pollo a pezzi
Burro
Mele
Cipolla
Senape
Dado
Vino bianco

Il pollo è il pollo e la mela è la mela. Ma anche il pollo ha un lato dolce, e le mele nascondono sorprese, da sempre. Per cui non siate bigotti, mettete mele nei vostri polli, fiori nei vostri cannoni e tappi nelle vostre orecchie, che ultimamente si bisbiglia un po’ troppo.
Rosolo i pezzi di pollo nel burro con le cipolle tagliate sottili (una cipolla non troppo grande per mezzo pollo). Dopo qualche minuto aggiungo un cucchiaino di senape, un mezzo dado vegetale e un bicchiere di vino. Poi aggiungo le mele (una o due ogni mezzo pollo) tagliate a tocchetti, copro e lascio cuocere per circa 50 minuti.
Servo caldo e invio di nascosto a Repubblica le foto del pollo.
Ci sentiamo al prossimo scandalo.

Playlist trasformata
The Rocky Horror Picture Show - Movie soundtrack

20.10.09

Fissazioni




L'eternità è un pensiero terribile; voglio dire, dove andrà a finire?
(Tom Stoppard)











In ottemperanza alle nuove direttive ministeriali, questo blog d’ora poi si chiamerà CuocaFissa.
Tremonti ha cambiato idea: macché flessibilità, il posto fisso in Italia è un valore. “È la base della stabilità sociale”, ha detto.
Fico, ma ora che ne facciamo dei frutti di anni di elogi sperticati della mobilità? I nostri flessibilissimi contratti a progetto dove li buttiamo? E soprattutto i progettisti, da quale ponte si buttano?
“Il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia” ha aggiunto il nostro ministro dell’economia.
Ah, ecco perché sono single.

Del resto, che il nostro non fosse un welfare particolarmente accogliente verso chi praticasse la flessibilità (attiva o passiva) era un sospetto che avevo avuto anche io. Ma aspettavo conferme dall’alto.
Nel dubbio, rimanevo una flessibile semi-passiva, cioè una a cui magari la flessibilità piacerebbe pure, ma che gliela impongono. Mi flettevo a volte talmente tanto da spezzarmi, ma questo oramai appartiene al passato. L’aria è cambiata, basta con questi co.co.pro. da quattro soldi, chissenefrega della flessibilità, non siamo mica in America noi. Da oggi tutti stabili, indeterminati e fissi, immobili, inamovibili.
Datemi un lavoro (se lo trovate) e me lo tengo fino a che morte non ci separi.
O finché Tremonti non cambia di nuovo idea.


ARIA FRITTA
Bocconcini di mozzarella
Farina
Uova
Pan grattato
Olio per friggere
Sale

La mozzarella filante è una delle cose più flessibili che esistono. Temo che Tremonti la farà sparire presto, per cui affrettiamoci a mangiare la mozzarella fritta.
Passo i bocconcini nella farina, poi nelle uova sbattute e salate e poi nel pangrattato. Tuffo in padella nell’olio bollente e appena pronti faccio asciugare i bocconcini su carta assorbente.
Mangio con assoluta fissità.
Quant’è bella mozzarella, che si frigge tuttavia, chi vuol esser stabil sia, del doman non v’è certezza.

10.10.09

CheFortuna

Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo degli altri?
(Jean Cocteau)

Ancora state a cincischiare col supernalotto? E che ve ne fate di tutti quei milioni di euro, sai che stress vincere? Diventi ipermilionario e non sai più come spendere i soldi, i discendenti del cugino del tuo bisnonno emigrato in Argentina cominciano a telefonarti tutti i giorni, i promotori finanziari fanno la fila sotto casa tua, insieme ai parenti argentini che hanno preso il primo volo da Buenos Aires, agli ex amici, ai nuovi amici che improvvisamente ti trovano adorabile, alla televisione che ti vuole intervistare e soprattutto insieme a quelli della ricevitoria dove hai fatto la schedina che vogliono la tua foto per metterla in bella vista sulla cassa vicino alle Virgorsol e alle Diana Blu.

Roba vecchia, che noia. Adesso c’è una nuova lotteria, se vinci ti pagano 4.000 euro al mese per tutta la vita.
Una volta si sognava di diventare ricchi e vivere per sempre su un’isola caraibica (sempre se riuscivi ad uscire di casa, vista la fila che c’era). Ma ogni epoca ha i sogni che si merita. E che possiamo sognare nelle nostre vite a progetto se non un eterno, incondizionato, lauto stipendio?
Nel cassetto non ci sono più sogni, solo polvere. Adesso si sogna qualcuno che ti paghi tutti i mesi. O si sogna di scollinare l’angusto orizzonte dei mille euro mensili (quando va bene). O si sogna di sentirsi sicuri. Non milionari, non stravaganti, non liberi dagli impegni. Si sogna un lavoro, o qualcosa che ci assomigli, o qualcosa che ci assomigli e sia retribuito con coscienza.
Sarà, ma a me sembra un po’ triste.

Per maggior gioia di tutti, una catena di supermercati della provincia di Varese ha creato una lotteria destinata ai suoi clienti, 30 euro di spesa e ricevi una cartolina. Chi vince avrà un contratto di un anno per un posto di lavoro all’interno del supermercato. Gratta, gratta, che magari vinci e vai a fare il banconista a Cazzago Brabbia (VA).
La lotteria del lavoro. Non lavora chi è più bravo, solo chi ha più culo.
E questo è ancora più triste.

Ma temo che non sia così solo nei supermercati del Varesotto.
Il posto tanto agognato non si conquista più come prima, quando c’erano le schedine la domenica, i sogni, i colloqui di lavoro e i progetti per il futuro. C’erano anche i raccomandati, certo, ma qualche grammo in più di meritocrazia ancora si trovava.
Il lavoro adesso lo vincono i fortunati.
Gli altri rimangono a grattare.

GRATTACAPI
Spaghetti o bucatini o rigatoni quello che vi pare
Guanciale
Pecorino
Pepe nero

Già che stiamo a grattare, grattugiamo anche un bel po’ di pecorino e consoliamoci delle avverse fortune con un piatto di pasta alla gricia.
Mentre bolle l’acqua per la pasta mettiamo il guanciale tagliano a striscioline in una padella antiaderente e lasciamolo sciogliere un po’. Scoliamo poi la pasta al dente e la facciamo saltare in padella con il guanciale aggiungendo il pepe e il pecorino grattugiato e facendo mantecare con un po’ di acqua di cottura della pasta. Servire subito.
Buona fortuna e buon lavoro.

Playlist fortunata
Dean Martin - Lucky Song
Jason Mraz - Lucky