30.3.09

ColCavolo





Oggi ho telefonato all'Agnelli e gli ho detto: "Il mio posto di lavoro non si tocca..." Lui m'ha risposto:"E chi lo tocca? Anzi mi fa schifo solo a guardarlo."

(Altan)




Piccoli gioielli on-line per gli incauti cercatori di lavoro.
“Cercasi giovane ragazzo max 27 anni anche prima esperienza, inserimento in società per assunzione immediata, astenersi laureati e perditempo.” Lauree a perdere.

“Cercasi commessa con esperienza per stage in negozio, rimborso spese”. Bontà loro.
“Si cercano blogger per nuovo portale. Retribuzione: euro 2,5 a post”. Troppo.
“Zona di lavoro: Dal 6 al 7 Aprile città di Roma. Dal 21 al 24 Aprile città di Trieste . Dal 28 al 29 Aprile città Siena. Saranno valutate solo le candidature che daranno disponibilità immediata per tutte le destinazioni di lavoro.” Il mondo è piccolo per noi.
“Si cercano appassionati per collaborazione con giornale on-line. Non è previsto nessun tipo di retribuzione”. La passione non ha prezzo.

Chi cerca trova quindi. Certo, dipende cosa.

CAVOLATE
Cavolo cappuccio

Kiwi
Senape
Olio
Sale


Dedico questa cavolata agli offritori di lavori inutili, ai furbastri in cerca di affari, alle commesse in stage, agli appassionati senza portafoglio e soprattutto ai quei perditempo dei laureati. Ma andate a lavorare!

Lavo il cavolo e lo taglio a listarelle. Metto in una insalatiera insieme al kiwi, tagliato a dadini. Condisco con un’emulsione di olio, sale e senape.
Se mi avanza un po’ di insalata, pubblico un annuncio e cerco di venderne un po’ a qualche appassionato residente a Roma, Trieste e Siena. Astenersi perditempo.

17.3.09

HortusConclusus

Il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi.
(Galeno)


Barak Obama non è solo il primo presidente nero degli Stati Uniti. Non è neanche solo l’uomo che ha avuto per primo il coraggio di cambiare al grido di Yes we can e neppure l’unico a cui sia venuto in mente che in tempi di crisi i super bonus ai dirigenti non sono esattamente una buona idea.
Barak Obama è il primo presidente degli Stati Uniti a coltivare zucchine alla Casa Bianca. Altro che nero, lui e la moglie Michelle hanno un pollice verdissimo, e nel giardino della White House, lì dove Jakie Kennedie piantava roseti, hanno allestito un orto.
Broccoli, piselli e zucchine presidenziali inaugurano un’autarchia mangereccia destinata, forse, a rivoluzionare gli orizzonti gastronomici di un popolo cresciuto ad hamburger e burro di noccioline.

Intanto, l’orto della Casa Bianca è un ottimo esempio anche per noi di cibo a chilometri zero, altro che ingozzarsi di ananas e banane tutto l’anno.
Per essere in linea con i trend americani, sto per allestire una piantagione di basilico sul davanzale della mia finestra. L’orto ancora non ce l’ho, I’m sorry.
Ma mi aspetta una primavera odorosa e piena di pesto. E il resto si vedrà.

La natura non fa nulla di inutile.
(Aristotele)

PESTAGGI
Basilico
Pinoli
Parmigiano
Pecorino
Olio extra vergine di oliva
Aglio
Sale grosso

Mezzo chilo di linguine costa 60 centesimi. Farsi il pesto in casa con il basilico del proprio davanzale, non ha prezzo.
In un mortaio metto quindi un pizzico di sale grosso, l'aglio pelato e le foglie di basilico pulite. Schiaccio con il pestello facendo un movimento rotatorio, poi aggiungo i pinoli e continuo a pestare. Quando avrò amalgamato il tutto aggiungo pecorino e parmigiano, pesto ancora e poi aggiungo l’olio a filo.
Se il procedimento mi sembra troppo naturale e non reggo lo stress, posso sostituire al mortaio il mio infallibile minipimer, avendo cura di lasciarlo un po’ in frigo prima di cominciare, così le lame si raffreddano e non faccio surriscaldare il mio pesto, che altrimenti perderebbe il suo bel colore.
Uso così com’è sulle linguine cotte (allungandolo eventualmente con un po’ d’acqua di cottura della pasta) da sole o insieme a fagiolini e patate dell’orto di qualcun altro.
Accompagno con Vermentino Ligure che sarò andata a prelevare in Liguria a piedi, per non inquinare con il trasporto, o dallo scaffale del supermercato, così a inquinare ci pensa qualcun altro e noi la coscienza ce l’abbiamo pulita.
E che il pesto sia con voi.

6.3.09

StiamoTuttiBene

A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi si rialza e continua per la sua strada.
(Winston Churchill)


Tanto rumore per nulla.
Il nostro Presidente del Consiglio ha appena detto che la crisi c’è, ma i media esagerano. Fiuff, ora mi sento molto più tranquilla. E poi rincara: “il nostro sistema attuale di ammortizzatori sociali ci consente di intervenire meglio rispetto alle proposte dell'opposizione”. Infatti io mica lo vorrei un assegno di disoccupazione. Tanto la crisi non c’è, a che mi serve? Sono le solite proposte demagogiche di quegli scioperati dell’opposizione. Che ce ne facciamo noi precari degli ammortizzatori sociali? Voglio una vita spericolata, di quelle vite fatte così.
E già che ci siamo, a che servono i contributi pensionistici per i lavoratori a progetto (che allo stadio attuale non hanno sussidi di disoccupazione nè, appunto, contributi)?
Tanto di questo passo quando avrò sessantanni io l’età pensionabile per le donne sarà arrivata agli ottanta. Vivrò qualche anno da pensionata precaria e poi lascerò questa terra senza rimpianti. Si muore più felici da poveri.
La cambio io la vita che, che mi ha deluso più di te, portami al mare, fammi sognare, e dimmi che non vuoi morire...

Grazie a tutti.

SU&GIÙ
50 grammi di burro
50 grammi di farina
mezzo litro di latte
60 grammi Parmigiano grattugiato
60 grammi Emmental grattugiato
3 uova
sale
pepe

Il soufllè è come la crisi, un momento c’è, l’attimo dopo precipita.
In attesa di veder precipitare la crisi (quella che non c’è), accontentiamoci di far inabissare il nostro soufflè appena tolto dal forno.
È tutto un attimo.
In un pentolino faccio sciogliere il burro a fuoco basso, poi aggiungo la farina, girando continuamente con un cucchiaio di legno. Unisco poco alla volta il latte, precedentemente riscaldato, e faccio bollire piano piano, sempre mescolando. Aggiungo poi il sale e il pepe. A questo punto unisco i due formaggi e i tuorli d’uovo. Monto a neve ben ferma le chiare e aggiungo al composto mescolando con delicatezza. Verso il tutto in uno stampo imburrato e faccio cuocere in forno per 20 minuti a 180°. Tolgo dal forno e servo subito.
Il soufllè scenderà quasi subito ma tanto più giù di così c'è solo da scavare. Salirò?

Playlist immortale
Vasco Rossi - Vita spericolata
Patty Pravo - E dimmi che non vuoi morire
Anna Oxa - È tutto un attimo
Daniele Silvestri - Salirò