28.11.08

CambiaVento








La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
(Theodor Adorno)





Crisi:dal greco krinò = separo, decido.
La crisi è un momento di rottura dal passato, una separazione di eventi. Avviene quando qualcosa sta cambiando o quando qualcuno decide che le cose devono cambiare.
La crisi segna il passaggio, il cambiamento.
A ben guardare quindi la nostra tanto chiacchierata crisi non è necessariamente una cosa negativa, o almeno non solo. Il vento cambia, portando oggi burrasca (e Social Card), domani aria nuova. Forse.
Ma se più in basso di così c’è solo da scavare, allora non è poi difficile pensare che le cose miglioreranno prima o poi, no?

Nel frattempo devo postare una ricetta natalizia, per quanto un po’ in anticipo.
In uno slancio di incauta hubris culinaria, ho infatti deciso di rispondere all’invito di
GialloZafferano e partecipare al concorso “Sapore di Sfida – Dolce Natale”.
Sicura di non vincere, do il mio contributo alla categoria “io almeno ci ho provato”, postando per prima volta, e in via del tutto eccezionale, anche le foto della mia ricetta.
Ma non ci fate la (pessima) abitudine.

Il mio dolce è un torrone bifasico, bianco come l’ottimismo, nero come la crisi e separato come gli eventi, aspettando il cambiamento.
È facile, perché se il tempo è denaro e di soldi ce ne sono pochi, bisogna ottimizzare pure i minuti.
È anche buono, perché per affrontare qualunque burrasca ci vuole un po’ di dolcezza .

TORRONE BLACK&WHITE (IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO)
200 grammi di cioccolato fondente
100 grammi di cioccolato bianco
50 grammi di nocciole

Faccio sciogliere a bagnomaria i due cioccolati in contenitori separati. Intanto fodero uno stampo rettangolare (o della forma che preferite) con alluminio. Appena il cioccolato è fuso, rivesto lo stampo con il cioccolato fondente e infilo le nocciole, intere o tagliate a metà. Rivesto il tutto con il cioccolato bianco e con uno stuzzicadenti rimuovo la superficie in modo da creare delle onde. Lascio raffreddare e quando è ben solidificato taglio a rettangoli.





Mangio aspettando il Natale, o il cambiamento, o entrambi.

Playlist bianca e nera e in crisi
Daniele Silvestri – Salirò
Sarah McLachlan – Black and white
Michael Jackson - Black Or White


17.11.08

CalmaGialla



Se riesci a mantenere la calma quando intorno a te tutti hanno perso la testa, può darsi che tu non abbia afferrato bene la situazione.
(Jean Kerr)




È troppo tempo che non aggiorno il blog, ma non ho davvero nulla da dichiarare.
Sciolgo il silenzio solo per darvi una buona notizia: il Natale è quasi alle porte, presto ingrasseremo almeno 3 chili, non faremo sport a sufficienza e, se tutto va bene, ci beccheremo pure l'influenza. A gennaio saremo sicuramente più poveri, cicciottelli, indeboliti e depressi. Ovviamente anche precari, ma a quello oramai siamo abituati.

Ma coraggio, dal Giappone arriva una nuova speranza: la Morning Banana Diet.
Inventata da una farmacista nipponica stufa della pancetta del marito, tale Sumiko Watanabe, la nuova follia dietetica ha presto conquistato le platee soprappeso di tutto il mondo promettendo dimagrimenti rapidi e senza fatica. In Giappone pare sia oramai difficile trovare banane nei supermercati e negli Stati Uniti la nuova dieta gialla è già fenomeno di costume, ne parlano i giornali, anche i più seriosi, e le televisioni schierano nutrizionisti di grido per commentare l’innovativo regime dietetico.
Insomma, a quanto pare una banana al giorno leva la ciccia di torno, e anche lo stress. L'idea di base del nuovo miracolo dietetico è infatti, oltre alle banane, la ricerca della quiete perduta. La dieta prescrive di andare a letto presto, massimo a mezzanotte, e di evitare in ogni modo di preoccuparsi. Oltre ai frutti del banano da consumare a colazione, pare non ci siano altre restrizioni particolari se non quella di evitare i dolci e bere tanta acqua. E soprattutto, stare tranquilli.
Fate sport solo se vi va, prescrive la bananologa di Osaka, non affannatevi, non inseguite il dimagrimento, rilassatevi.
È l’unico frutto dell’amor, è la banana.
Insomma, chi non si stressa forse non ingrassa, magari dimagrisce e sicuramente vive più sereno.
C'è di che riflettere.

DON'T WORRY, BANANA HAPPY
2 banane
25 grammi di burro
50 grammi di zucchero di canna
3 cucchiai di panna
1 cucchiaio di mandorle a lamelle

Questo wok di banane caramellate non è esattamente quello che io definirei un piatto dietetico, ma è sicuramente rilassante. Le dosi sono per due persone, o per una molto rilassata e pochissimo a dieta.
Sbrigatevi a comprare le banane prima che la Morning Banana Diet spopoli anche qui, se Bruno Vespa decidesse di parlarne a Porta a Porta con la Parietti e Crepet addio banane (e addio relax).
Sbuccio le banane e le taglio a tronchetti. Poi scaldo il burro nel wok (o in una padella dai bordi alti) e salto a fuoco vivo le banane finché non diventano tenere. Nel frattempo faccio dorare le mandorle qualche minuto in un padellino antiaderente. Ritiro poi le banane dal wok e le sistemo in un piatto (meglio se riscaldato). Aggiungo allora nel wok lo zucchero, mescolo bene e lascio caramellare fino a doratura. Verso poi il caramello sulle banane e cospargo con le mandorle tostate.
Servite, mangiate e cantate in coro:
Come, Mister tally man, tally me banana, daylight come and me wan' go home. Day-o, day-ay-ay-o, daylight come and me wan' go home.
Vi vedo già più magri.

Playlist gialla
M. Chacon - È l’unico frutto dell’amor
Bob McFerrin - Don't worry, be happy
Harry Belafonte - Banana Song

7.11.08

Cambiamenti

La vita appartiene ai viventi, e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti.
(James Joyce)

Per chi ancora non se ne fosse accorto Barack Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Obama quello “giovane, bello e abbronzato”, secondo la fortunata definizione del nostro Presidente del Consiglio. Il tris di epiteti sfornato dal Cavaliere ha ovviamente scatenato le polemiche dell’opposizione e dei giornalisti italiani, e lo “stupore” della stampa internazionale. Macché razzismo, era una “carineria”, ha precisato poi il nostro simpatico gaffeur.
Ai petulanti detrattori, che continuavano a scocciare con le loro dichiarazioni indignate, Berlusconi ha poi detto “Dio ci salvi dagli imbecilli”, e successivamente “uno può sempre prendere la laurea del coglione quando vuole”, gettando in questo modo le basi per un nuovo pout-pourrì di veementi scambi di idee (quali?) tra maggioranza e opposizione che ci faranno compagnia nei prossimi giorni.

Altro che American Dream, qui si muore di noia.

ARIA FRITTA (meglio cambiare, no?)
1 Pollo a pezzi
2 Uova
1 bicchiere di latte
Farina
Olio di semi
Spezie varie

Dedico questo croccante "Fried Chicken" al vento di cambiamento che soffia in America, ai suoi abbronzati politici e a tutti quelli che vogliono cambiare: qualcosa o qualcuno o sé stessi.
Non lo dedico invece a chi non cambia mai, loro possono riscaldarsi la solita, vecchia, minestra.

Preparo una miscela di spezie secche che aggiungerò alla farina per impanare. Uso tutto quello che ho in casa (aglio e cipolla in polvere, pepe nero grattugiato, paprika, origano, salvia e basilico sminuzzati, cannella, ecc) e lo setaccio insieme alla farina in una scodella.
Nel frattempo sbatto due uova con il latte e faccio scaldare l’olio di semi in una padella capiente. Passo i pezzi di pollo nelle uova e successivamente nella miscela di spezie e farina. Poi tuffo nell’olio bollente, rigirando spesso. Appena i pezzi di polli hanno raggiunto un invitante aspetto dorato e “crispy”, li metto a scolare su carta assorbente. Mangio caldissimi.
Volendo, accompagno la degustazione con una canzone d'annata. Migliora con gli anni, come il buon vino. E speriamo che i tempi stiano cambiando davvero.
For the loser now, will be later to win. For the times they are a-changin'.

Playlist cangiante
Bob Dylan - The times they are a changin'