30.5.08

RollingPea







How does it feel
To be on your own
With no direction home
Like a complete unknown
Like a rolling stone?
(Bob Dylan)




Chi ha avuto, ha avuto, chi ha mangiato, ha mangiato…
Oramai il dado knorr è tratto, inutile recriminare sulla ciccia accumulata.
Nel fine settimana di festa si prevede bel tempo e gli italiani si riverseranno in massa sulle spiagge assolate. Sfoggeremo i nostri costumi sulle bianche carni, non voglio più sentire storie.

E comunque buone notizie: è record di inflazione, abbiamo il valore più elevato dal 1996.
Questo significa che aumenteranno ulteriormente i prezzi di benzina e alimentari.
Per risparmiare, cari precari cicciottosi, andremo quindi tutti a piedi, e faremo meno la spesa. Qualcuno farà addirittura la fame.

Se non dimagrite così, non so più che dirvi.

SIAMO AL VERDE
Piselli in scatola
Tahina
Olio
Limone
Sale
Prezzemolo
Paprika

Bisogna risparmiare, ma senza morire di tristezza.
Ecco a voi la ricetta dell’hummus di piselli, deliziosa cremina capace di risollevare anche gli animi più depauperati. Una scatola di piselli costa più o meno cinquanta centesimi, e ci sfamate due o tre commensali desiderosi di gustare un aperitivo irresistibile, versione verde e innovativa del celebre hummus di ceci.
Il resto della cena è a carico vostro, ma pane e acqua non si negano a nessuno, no?
Il procedimento è di una semplicità devastante, basta frullare i piselli con un po’ della loro acqua, unendo olio, uno spicchio d’aglio, un cucchiaino di tahina e il succo di mezzo limone. Lascio da parte qualche pisello per la decorazione e unisco paprika e prezzemolo fresco prima di servire, cantando you don’t have to be rich to be my girl.
Se poi sono in vena di grosse spese, posso comprare anche delle mandorle e unirle all’impasto.
E buone passeggiate a tutti.

A proposito di politica... ci sarebbe qualcosa da mangiare?
(Totò)

Playlist green
Bob Dylan - Like a rolling stone
Prince - Kiss

21.5.08

NelFrattempo


Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte.
(Konrad Adenauer)


Oh signur, come vola il tempo. È già passata una settimana dal mio ultimo post.
Non che le mie condizioni siano molto migliorate, anzi.

Nel frattempo però la Roma è stata campione d’Italia per 45 lunghissimi minuti. Pochi certo, ma la vita è fatta di attimi, basta saperli cogliere. Del resto non c’è niente di più precario della felicità, anche nel calcio.

Nel frattempo un nubifragio, sicuramente interista, sta affiggendo la vita dei romani, che ne avranno fino a venerdì, pare. La meteorologia è una scienza precaria, e anche il sole a volte dura poco.

Nel frattempo le 41.353 (finora) vittime del terremoto in Cina nei telegiornali vengono dopo le dichiarazioni di Bossi, di Berlusconi, di Fini e compagnia bella e meritano 2 minuti scarsi di servizio, quando va bene. Anche le tragedie sono un’opinione, precaria.

Nel frattempo la dieta bikini aspetta il sole, e il sole aspetta il bikini, e così via.
Nel frattempo però ho vissuto attimi di intensa felicità con un pollo al cocco, che con molta fantasia si può considerare un piatto magro, precariamente dietetico. O anche no, ma la dieta a volte è come il sole, va e viene.
Insomma, niente certezze da queste parti, a parte la pioggia.

COCCO BELLO
Petto di pollo
Latte di cocco
Curry
Cipolle
Prezzemolo
Riso basmati

Mentre canticchio i’m singing in the rain taglio a striscioline il petto di pollo e lo metto a marinare in un piatto con il curry (le quantità dipendono da quant’è piccante il curry, diciamo un cucchiaio per 300 grammi di pollo, più o meno) e il sale per una decina di minuti. Poi taglio a fettine sottili una cipolla bionda e la faccio soffriggere in padella con un po’ d’olio, appena diventa trasparente aggiungo il pollo, lascio qualche minuto a rosolare e poi verso il latte di cocco, lasciando due dita di liquido per il riso.
Nel frattempo preparo il riso, metto 2 tazze d’acqua (la proporzione è due a uno) a bollire in un pentolino con il sale, appena bolle aggiungo il riso, il latte di cocco rimanente, una spolverata di curry e aspetto che assorba tutta l’acqua girando di tanto in tanto. Cuocio il riso un po’ al dente e lo travaso in una formina (se non ce l’avete va bene anche una tazza) dove lo lascio intiepidire.
Quando il pollo avrà assorbito il latte di cocco (ma non troppo, deve rimanere cremoso) impiatto cospargendo con un po’ di prezzemolo (o meglio coriandolo fresco) e decorando con la nuvoletta di riso.
E aspettiamo il sole...

Playlist solare
Frank Sinatra - Singing in the rain

14.5.08

Emaciati


I migliori medici della mia vita sono tre: il dottor Dieta, il dottor Riposo e il dottor Ottimismo.
(Jonathan Swift)


Oramai l'ho promesso, mi tocca postare delle ricette dimagranti.
Certo che noia. La via crucis del calo ponderale è lunga e lastricata di buone intenzioni.
Agosto è ancora incredibilmente lontano, e noi già siamo qui a soffrire.

Credo di essere nata nel decennio sbagliato. Dovevo nascere negli anni 30. Avrei avuto 20 anni nell'epoca delle maggiorate e le mie morbide curve sarebbero state oggetto di ammirazione e invidia, altro che sudare in palestra e mangiare insalatine anemiche.
Questo spiega anche perché io riscuota tanto successo tra i settantenni di oggi, gli ricordo la Mangano (versione economica).
Nel 2008 invece il mito dei miei coetanei chi è? L'anoressica Kate Moss?
Non lo so, ma sospetto che in ogni caso non avrò mai talmente poca carne addosso per erigermi a ossuta sex symbol.
Pazienza, e ringrazio i miei fan settantenni per il supporto morale.

Nel frattempo sono sempre più convinta di avere qualche virus incurabile e sconosciuto, che mi causa sonnolenza, nessuna voglia di lavorare e scarsissimo entusiasmo.
Figuriamoci con che brio affronto quindi la dieta bikini.
Ma se ricetta dietetica deve essere, che sia.

INVOLTINI DI CARNE EMACIATA
Carne macinata
Foglie di verza
Cipolla bianca tritata
Pan grattato
Parmigiano (poco, per carità)
Passata di pomodoro
Sale
Pepe
Noce moscata (opzionale)

Mescolo tutti gli ingredienti (tranne le verza e la passata) cercando di non stancarmi troppo. Se proprio voglio eccedere nell'entusiasmo, al posto del pangrattato posso usare della mollica di pane ammollata nel latte, ma sappiate che questo farà salire il bilancio calorico. A vostro rischio e pericolo. Poi metto l'impasto dentro le foglie di verza sbollentate e le chiudo con uno stecchino. Metto in padella con pochissimo olio e copro con la passata. Lascio cuocere a fuoco basso, così intanto mi riposo, e rigiro di tanto in tanto.
Terminata la cottura, se non sono troppo stanca, mangio.

6.5.08

PancetteAllaRibalta


Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi.
(James Joyce)


Sono l'ultima di tre figlie femmine.
Mia madre ha sempre sostenuto che se avesse avuto un figlio maschio lui sì che... non come voi che... (seguono rivendicazioni di vario tipo in base all'umore e/o altri accadimenti contingenti).
Io ho avuto la sfortuna di nascere poco prima dell'invenzione dell'ecografia, per cui quel fatidico aprile del 77 tutti si aspettavano Carlo, l'agognato maschietto. Le mie sorelle avevano già comprato i soldatini per il fratellino e tutto il parentado gongolava aspettando il figliol prodigo... Papà guardava con sollievo l'arrivo dell'erede che avrebbe diviso con lui il peso del gineceo e mamma sognava braccia virili cui affidare le buste della spesa e la riparazione del rubinetto che perdeva.
Facile quindi immaginare con che gioia il mondo ha accolto la notizia della terza femmina, annunciata dal dottore che mi ha fatto nascere (che era un amico dei miei) con queste parole: "purtroppo è un'altra pisciona".

2.5.08

CuochiGlobali




Non si può far nulla senza che l'intero mondo si intrometta.
(Paul Valery)




È giunto il momento di aprirsi al resto dell’umanità.
Non di solo precariato vive l’uomo.
Dedico quindi questo barboso 2 maggio passato in ufficio a linkare ufficialmente tutti quelli che avrei dovuto segnalare già da tempo… I cuochi veri, e non per caso.
Sappiatelo, la blogosfera straborda di cucinieri provetti, che sfornano blog meravigliosi, con ricette incredibili, correlate di foto perfette. Roba da morire di invidia, o di fame.
I miei affezionati e affamati lettori troveranno perciò da oggi una gustosa categoria nuova: “Più cuochi per tutti”, dedicata a tutti quelli che hanno un serio blog culinario, o che seriamente pubblicano ricette. Mica come me.
La selezione è stata dura, e continuerò con solerzia ad aggiungere link ogni volta che mi capiterà di incrociare qualche altro blog succulento. Nel frattempo godetevi questi, ma non abbandonatemi!
Nella sezione dei link normali aggiungo invece finalmente una blogger che mi ripromettevo da tempo di citare: casalinga precaria.
Ha tante virtù, prima fra tutte quella di chiamarsi quasi come me (o io quasi come lei), un umorismo graffiante e una penna leggera. E poi è meravigliosamente precaria.

A tutti i cuochi, a tutti i precari e anche un po’ agli altri: buon week-end.